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Attualità e Politica

25/01/2019 | 08:53

Caso Campione, Durigon (sottosegr. Lavoro): "Auspichiamo la riapertura del casinò"

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Campione Durigon Lavoro casinò

ROMA - L'auspicio del Governo è che, «a seguito dell'introduzione dei provvedimenti legislativi» adottati nel Decreto Fiscale e nella legge di bilancio, «la casa da gioco di Campione d'Italia possa riaprire e che con la prossima decisione del TAR del Lazio si giunga alla positiva definizione della situazione dei lavoratori comunali»: è la risposta del sottosegretario al Lavoro, Claudio Durigon, all'interrogazione presentata dalla deputata del PD Chiara Braga sulle ricadute occupazionali della dichiarazione di fallimento del casinò e dello stato di dissesto del comune di Campione d'Italia. Il sottosegretario ha ricordato che «la casa da gioco era stata ammessa al contributo di solidarietà dal 29 ottobre 2012 al 14 ottobre 2013 e dal 15 ottobre al 14 ottobre 2014. A seguito dell'aggravamento dello stato di esposizione debitoria della società il Tribunale di Como ha dichiarato il fallimento della 'Casinò di Campione S.p.a.'. Con lo stesso provvedimento giurisdizionale, sono stati nominati tre curatori fallimentari per le relative incombenze ed è stata fissata al 28 gennaio 2019 l'udienza per l'esame dello stato passivo. Successivamente la Giunta del comune di Campione d'Italia – per il quale i trasferimenti della casa da gioco rappresentano una risorsa essenziale per il conseguimento del pareggio del bilancio – ha rideterminato la pianta organica dell'Ente ed ha avviato le conseguenti procedure di legge. La delibera è stata impugnata da numerosi dipendenti dell'Ente dinanzi al TAR Lombardia che ha dichiarato la propria incompetenza territoriale in relazione al predetto gravame, a favore del TAR del Lazio», che «ha sospeso l'efficacia della delibera impugnata e ha disposto il rinvio per l'esame dell'istanza cautelare alla camera di consiglio del 26 febbraio 2019. La difficile situazione finanziaria ha determinato anche una crisi della compagine amministrativa, motivo per cui attualmente il comune di Campione d'Italia è amministrato da un Commissario straordinario sino alla prossima tornata elettorale primaverile», continua Durigon. «La complessiva grave situazione sopra illustrata ha indotto il legislatore ad intervenire con disposizioni ad hoc»: nel Decreto Fiscale «è stato previsto che, nelle more della revisione della disciplina dei giochi, venga nominato, con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministro dell'interno, di concerto con il Ministro dell'economia e delle finanze e del Ministro del lavoro e delle politiche sociali, un Commissario straordinario incaricato di valutare la sussistenza delle condizioni per l'individuazione di un nuovo soggetto giuridico per la gestione della casa da gioco del comune di Campione d'Italia il quale, al fine di superare la crisi socio-occupazionale del territorio, opererà anche in raccordo con gli enti locali e territoriali della regione, nonché con operatori economici predisponendo un piano degli interventi da realizzare». Successivamente la legge di bilancio 2019 «ha modificato i contenuti dell'incarico assegnato al Commissario straordinario, il quale può elaborare un programma di risanamento del gestore (in alternativa all'ipotesi di individuazione di un nuovo soggetto gestore). L'eventuale nuovo gestore può essere individuato anche attraverso la costituzione di una società interamente partecipata con capitale pubblico, inoltre, il piano degli interventi da realizzare, predisposto dal Commissario straordinario al fine di superare la crisi socio-occupazionale, è soggetto all'approvazione del Ministero dell'interno». Infine, ha comunicato la regione Lombardia, che «per quanto concerne i lavoratori del casinò di Campione, licenziati con decorrenza 1° gennaio 2019, coloro i quali sono residenti in Svizzera risultano beneficiari dell'indennità di disoccupazione a carico dello Stato estero e coloro i quali sono residenti in Italia risultano beneficiari della NASPI». 
MSC/Agipro

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