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Lotterie

30/12/2002 | 11:44

CONCORSI: IL 2002 DEL TOTOCALCIO SI CHIUDE CON NON POCHE OMBRE

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concorsi il 2002 del totocalcio si chiude con non poche ombre

 

Il 2002 ha rappresentato per il Totocalcio l’ennesima annata sprecata. Da tempo in attesa di un corposo restyling in grado di riportarlo ai fasti di un tempo, il più tradizionale dei giochi CONI ha visto sfumare – nel breve volgere di un’estate – tutte le premesse positive per l’auspicato rilancio.

Dopo una stagione 2001-2002 che aveva registrato segnali incoraggianti e una chiara inversione di tendenza rispetto a quella – alquanto deludente – del 2000-2001, la stagione in corso non ha confermato il trend positivo e sta facendo segnare anzi un’ulteriore diminuzione della considerazione dei giocatori italiani verso il classico “13”.

Colpa della gara CONI per la “Cinque Cerchi S.p.A.”, vinta a sorpresa da Lottomatica, mai resa effettiva a causa della decisione del ministero dell’Economia di avocare a sé tutte le competenze in materia di giochi. Il piano industriale per il rilancio del Totocalcio predisposto dall’ente gestore del Lotto è rimasto così nei cassetti, e il concorso ha continuato a vivacchiare alla meno peggio, e con gli stessi strumenti tecnologici degli anni passati, in attesa che i Monopoli di Stato decidano di impegnare cospicue risorse – magari il prossimo anno – sul suo rilancio.

 

Il risultato è che in questo 2002 il montepremi si è sempre tenuto ben al di sotto della quota di 10 miliardi di vecchie lire, tetto toccato l’ultima volta lo scorso 14 ottobre 2001, per di più in un concorso “viziato” dalla presenza del jackpot in seguito all’inconsueta assenza di “13” nel concorso precedente.

Decisamente peggiore, poi, l’inizio della stagione 2002-2003, con un montepremi medio settimanale di 2.471.469 euro, a fronte dei 3.486.648 euro della stagione 2001-2002. Anche il confronto di un concorso “tipo” di questa stagione rende l’idea della progressiva discesa: la schedina Totocalcio dello scorso 3 novembre ha infatti registrato un montepremi di appena 3.054.589 euro (5.914.509.043 vecchie lire), a fronte degli oltre 7 miliardi e mezzo di lire (7.600.685.890, per l’esattezza) registrati nel primo concorso di novembre del 2001-2002.

Anche in questo caso, non vanno dimenticati i fattori esterni che hanno favorito la débacle, primo fra tutti lo sciopero di inizio campionato delle società di serie A e B prive di contratto televisivo, che ha fatto slittare di due settimane l’inizio ufficiale della stagione e ridotto ulteriormente l’appeal del gioco agli occhi degli appassionati, distratti dalle scommesse sportive e dal Superenalotto. Insomma, in vista della prossima stagione, al Totocalcio – oltre che un preciso piano di rilancio – servirebbe anche una cospicua dose di fortuna…

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