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25/10/2002 | 18:12

CONI: LUNEDI' UNA GIUNTA ESECUTIVA QUANTO MAI DELICATA

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coni lunedi una giunta esecutiva quanto mai delicata

 E' stata una "prima" assoluta per lo sport italiano. Non era infatti mai accaduto - sinora - che una riunione della Giunta esecutiva del CONI venisse aggiornata per mancanza del numero legale. E' successo mercoledì scorso, e la circostanza rischia di innescare nuove e pericolose polemiche in seno al Comitato Olimpico Nazionale. A margine delle coincidenze, dei malanni fisici, o dei classici "motivi familiari" addotti dai vari partecipanti, c'è un vistoso malessere di fondo che coinvolge lo sport italiano e i rapporti tra il Foro Italico e il Governo.
Stanche di non poter contare quasi più nulla in seno all'organo esecutivo del CONI, infatti (la "Legge Melandri" ha escluso la partecipazione in Giunta di presidenti e consiglieri federali), le federazioni sono pronte a dare battaglia contro Petrucci nella nuova convocazione della Giunta, prevista per la mattinata di lunedì 28 novembre.
In quella sede, però, un altro fronte sarà rappresentato dall'attuale difficile rapporto tra il CONI e i Monopoli di Stato. L'ormai famoso (ma per molti esponenti del CONI solo… famigerato) protocollo d'intesa per la cessione di giochi e scommesse al Monopoli di Stato rappresenta in realtà il terreno del prossimo scontro tra il Foro Italico da una parte e il ministero dell'Economia dall'altra.
Gettata nel dimenticatoio la gara per la gestione del Totocalcio, che aveva visto Lottomatica "conquistare" a sorpresa (nonostante la concorrenza di Sisal) il 49% della "Cinque Cerchi" S.p.A. (società mai nata), i concorsi pronostici sono tutt'ora in bilico tra il CONI e i Monopoli di Stato, senza che i tanti dipendenti di via Flaminia abbiano uno straccio di certezza sulla loro sorte futura: i Monopoli hanno già fatto sapere al presidente Petrucci di non avere intenzione di caricarsi anche di quest'onere, mentre il CONI è pronto alle barricate sulla percentuale spettante all'ente, visto che un articifio contabile adottato dal ministero dell'Economia farebbe differire il pagamento di quanto dovuto nel 2003 addirittura all'estate del 2004.
Insomma, un gran pasticcio. Che sta tenendo sulla corda tutto il comparto dei concorsi pronostici (categoria dei Ricevitori compresa) e che rischia di paralizzare per un'ulteriore stagione il Totocalcio, di per sé già agonizzante.

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