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27/02/2003 | 17:33

CONVEGNO INTERNAZIONALE SUI GIOCHI: I RICEVITORI RISPONDONO A TINO E CONTENTO

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convegno internazionale sui giochi i ricevitori rispondono a tino e contento

Non si è fatta attendere troppo la risposta dei Ricevitori al Convegno Internazionale sui Giochi che ha seguito di pochi giorni la presentazione del Piano di rilancio del Totocalcio effettuata dai Monopoli di Stato.
L'affermazione dell'On. Manlio Contento che "…il restyling del Totocalcio dovrà essere basato su punti vendita collegati in real time e ricevitorie aperte il sabato e la domenica" ha suscitato non poche perplessità e scatenato il dibattito sui vari forum di categoria presenti su Internet.
"Secondo il mio modesto parere - ha detto Luigi, Ricevitore CONI, SISAL e Lotto, dotato quindi di esperienza a 360° nel settore - la chiusura domenicale dei giochi a pronostico relativi al calcio e' una fesseria. Il gioco domenicale non e' cosi' rilevante come incasso: il Totocalcio e il Totogol  non sono le scommesse, che hanno  l'ultima notizia determinante. Il rimedio sarebbe includere tutte le partite di serie A, che sono quelle che hanno sempre invogliato tutti i giocatori. Credo che chiudere il gioco al sabato sera, includendo anche gli anticipi in schedina, sarebbe molto più producente delle chiusure domenicali con la serie A mutilata. Se poi si intervenisse sul regolamento prevedendo anche vincite minime ricorrenti (per esempio pagare anche l'"11"), il normale giocatore sarebbe piu' motivato ed il ricevitore sistemista  potrebbe incrementare il venduto, come insegna il SuperEnalotto, che qualche "3" di consolazione lo distribuisce sempre e non costringe il ricevitore a dire quasi sempre che non si e' fatta neanche una vincita...".
E' ancora Luigi, esperto Ricevitore (nel suo punto vendita si gioca indifferentemente Lotto, Superenalotto e Totocalcio), a contestare - anche dal punto di vista sindacale - le affermazioni dell'On. Contento al Convegno Internazionale sui Giochi: "Ma è possibile che non si capisca che la chiusura domenicale dei giochi è puramente masochismo per il 90% di noi? Ma non passiamo già troppe ore dietro questi banchi per giocarci anche le ultime ore libere? Il Totocalcio non lo si rilancia con l'orario, ma con il metodo: tutte le partite in contemporanea, pagamenti veloci delle vincite e professionalità nel proporre i vari giochi".
Per i ricevitori italiani (o almeno per la maggioranza di essi), il giorno di riposo settimanale comincia a diventare un tema quanto mai importante: "Che i solo ricevitori si debbano massacrare per andare ad aprire il negozio anche la domenica io proprio non lo capisco! Il lavoro deve essere il mezzo per vivere, e non il contrario! Tutte le categorie di lavoratori lottano per condizioni di lavoro e orario migliori, noi invece godiamo se ci fanno lavorare di più e sempre al solito 8% lordo".
Nel mirino dei ricevitori c'è soprattutto il Piano di rilancio presentato la scorsa settimana dai Monopoli di Stato, che prevede una sorta di "esclusiva territoriale" per quelle ricevitorie che in futuro decideranno di restare aperte anche la domenica: "Quella che propone Tino è una sorta di minaccia: o apri la domenica oppure ti mettono un'altra ricevitoria di fianco! Quindi subiamo anche questo e corriamo a tutti cambiare orari e chiusure... La nostra dignità di lavoratori la difendiamo anche cercando di migliorarci la vita.".
Non sono pochi, poi, i Ricevitori che se la prendono anche con il "Governo del calcio", vale a dire con FIGC e Lega Professionisti che hanno frazionato la serie A causando grave pregiudizio alle schedine CONI: "Penso che uno dei problemi del Totocalcio - dice Luca, notissimo Ricevitore della provincia di Modena, super specialista del più antico concorso calcistico - sia veramente l'eccessivo frazionamento degli incontri di calcio. Penso che ciò che potrebbe conferire nuovamente al Totocalcio la sua centralità sarebbe una revisione del calendario e del regolamento del gioco: incontri in contemporanea, tutta la serie A in schedina, chiusura del gioco alle ore 14 della domenica in funzione dello svolgimento delle partite alle ore 15".
E a suffragare questa tesi, che riporta con la mente ad un calcio più antico e romantico, fatto di maglie numerate dall'1 all'11, di partite tutte alla stessa ora, ecc. c'è anche l'opinione di Antonio, proprietario di una nota Ricevitoria che porta anche un nome particolarmente bene augurante, il "Covo della Fortuna". "Io proporrei una schedina Totocalcio con 15 gare, in grado di pagare - oltre alla vincita di prima categoria - anche il "14" e "13". Questa schedina dovrebbe comprendere anche gli anticipi e pertanto il gioco del 15 dovrebbe chiudere necessariamente il sabato, abbracciando così tutte quelle squadre di prestigio di grandi città (Milano, Torino, Roma, Bologna ecc.) che altrimenti sarebbero escluse per gli anticipi delle Coppe. Dopo la chiusura del sabato sera il gioco dovrebbe essere riaperto subito per continuare ancora, per indovinare la colonna vincente del 13 che comprenda le tredici gare rimanenti della domenica. Naturalmente chi gioca di sabato ha la possibilità di effettuare anche solamente il "13" con 15 risultati a disposizione, invece quelli che giocano di domenica devono necessariamente indovinare 13 risultati su 13, avendo il "12" come premio di consolazione. Tutto questo con il jackpot, perché ciò riaccenderebbe la corsa alle cifre miliardarie con il gioco più bello che abbiamo mai avuto: questa formula non stravolgerebbe il gioco e non farebbe desistere la gente dall'andare in ricevitoria. Il tutto senza dimenticare che il gioco deve prima di tutto essere di gradimento di noi ricevitori, se no chi li gioca i sistemi?".
Ma nella vasta e qualificata popolazione dei Ricevitori italiani non mancano - comunque - le voci favorevoli a Monopoli di Stato e ministero dell'Economia. E' in particolare Elio, Ricevitore di Arzano, in provincia di Napoli, a gettare acqua sul fuoco e a decidere una larga apertura di credito a Tino e Contento: "Innanzitutto un primo aspetto positivo delle loro dichiarazioni - dice riferendosi alla presentazione del Piano di rilancio dei giochi ex CONI e poi al Convegno Internazionale sui Giochi - è la riaffermazione della centralità della categoria dei Ricevitori e la salvaguardia della rete attuale, cosa che con i tempi che corrono non è da sottovalutare. In secondo luogo non capisco che cosa ci si aspettava di così sconvolgente e di così innovativo quando è ancora tutta, o quasi, da definire la struttura dei nuovi giochi. Secondo me pecchiamo un attimo di presunzione se vogliamo giudicare prodotti che non sono stati ancora definiti. Ricordo quando presentarono il Superenalotto: domandai ad un collega che era stato alla riunione dell'ente gestore cosa ne pensava e lui rispose che era un'emerita corbelleria, poi si è visto com'è andata a finire e che successo ha avuto il gioco! In virtù di tutto questo resto dell'idea di attendere prima di dare giudizi negativi sull'operato dei Monopoli di Stato ed auspico in un proficuo lavoro da parte della squadra di tecnici addetta allo sviluppo dei nuovi progetti sui giochi".

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