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Gratta e Vinci

19/11/2003 | 15:48

SEQUESTRATI 5 MILIONI DI TAGLIANDI ILLEGALI

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sequestrati 5 milioni di tagliandi illegali

(red.) La Guardia di Finanza di Treviso ha compiuto nelle scorse ore il sequestro di oltre 5 milioni di biglietti Gratta&Vinci "irregolari". I biglietti "Giocagiò", abbinati ad una iniziativa editoriale legata a cartoline raffiguranti dipinti di artisti famosi, venivano "regalati" agli acquirenti delle cartoline e promettevano "fantastici" premi. "Fantastici" è la parola giusta, dato che nella migliore delle ipotesi era possibile vincere 50 euro, poca cosa a confronto del premio massimo pubblicizzato di 10.000 euro. Le Fiamme Gialle di Treviso, durante l’operazione “Roulette”, hanno infatti appurato che i premi maggiori non erano stati inseriti negli illusori tagliandi, ed hanno proceduto, dopo l'autorizzazione della Magistratura, al sequestro dei biglietti presso le sedi di sei società a Roma, a Città di Castello (PG), Bastia Umbra (PG), Paese (TV) ed Asolo (TV), per un valore complessivo pari a oltre 11 milioni di euro. Secondo gli ideatori della truffa, lo stratagemma di abbinare i tagliandi a dei prodotti editoriali avrebbe consentito di eludere la Legge 401/89, che disciplina i giochi e le scommesse, rientranti nel regime delle autorizzazioni di cui solo lo Stato è titolare. Gli uomini della Guardia di Finanza, durante le indagini, hanno invece constatato che gli esercenti aderenti all'iniziativa erano soliti vendere i tagliandi da soli, esponendoli, per di più, in vetrina accanto ai regolari "Gratta&Vinci" con autorizzazione statale. Grazie alle Fiamme Gialle, numerosi cittadini hanno potuto così evitare una truffa legata a una lotteria istantanea molto diffusa, sebbene molti di essi siano già stati vittima del raggiro. Anche lo Stato in questi casi subisce un danno indiretto, derivante dalla minore vendita di Gratta e Vinci regolari. A conclusione dell’operazione tre persone sono state denunciate per truffa aggravata e violazione della Legge 401/89, sebbene le indagini proseguano sotto un profilo più squisitamente finanziario con lo scopo di ricostruire e tassare il giro d’affari sottostante alla truffa.

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