Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 27/09/2024 alle ore 09:15

Lotterie

24/09/2003 | 15:25

STOP AI MULTIPROPRIETARI DI CLUB SULLE SCHEDINE

facebook twitter pinterest
stop ai multiproprietari di club sulle schedine

(c.l.) La Camera dei Deputati ha approvato questo pomeriggio il decreto sulla giustizia sportiva emanato dal governo lo scorso mese di agosto per consentire la partenza dei campionati di A e B e per ridefinire le competenze della giustizia sportiva nei confronti di quella ordinaria e dei tribunali amministrativi regionali.
Il provvedimento, che passerà ora al Senato, è stato approvato con 209 voti favorevoli e 170 contrari; 16 gli astenuti, in gran parte della Lega Nord. Curiosamente, però, nel testo del Decreto è stata inserita all'ultimo momento anche una modifica fortemente caldeggiata, nelle scorse settimane, proprio dalla Lega Nord e relativa all'esclusione dalla schedina Totocalcio, come dal palinsesto delle scommesse sportive, delle società che fanno capo ad uno stesso presidente.
L'emendamento, se approvato anche dal Senato, impedirà in futuro l'inserimento in giochi e concorsi delle squadre il cui proprietario ne possieda anche altre. L'articolo aggiuntivo contro i "multiproprietari" afferma testualmente che "allo scopo di evitare l'insorgere di contenzioso sull'ordinato e regolare andamento delle competizioni sportive, sono escluse dalle scommesse e dai concorsi pronostici connessi al campionato italiano di calcio le società calcistiche che siano controllate, anche per interposta persona, da una persona fisica o giuridica che detenga una partecipazione di controllo in altra società calcistica".
In base al provvedimento approvato questo pomeriggio dalla Camera, e stando all'attuale situazione nei due campionati maggiori, potrebbero presto essere escluse da Totocalcio, Totogol e scommesse sportive le squadre del presidente Preziosi e anche quelle di proprietà della famiglia Gaucci.
Com'è noto, infatti, il regolamento federale vieta attualmente ad uno stesso proprietario di avere anche il controllo di un'altra società della stessa serie, ma consente tale attività per quanto concerne squadre militanti in serie diverse. Il presidente del Como Enrico Preziosi si trova attualmente in una situazione "fuorilegge", ma solo per il fatto che il Genoa (suo secondo club) è stato ripescato nella serie cadetta allargata a 24 squadre dal Consiglio Federale della FIGC. In piena legalità per quanto riguarda la norma federale è invece Luciano Gaucci, proprietario del Perugia in serie A, del Catania in serie B e della Viterbese in C1. Guarda caso Preziosi e Gaucci sono stati nell’ultimo anno i maggiori contestatori dell’attuale governo del calcio.
Se l'emendamento sarà approvato anche dal secondo ramo del Parlamento, Perugia, Como, Genoa, Catania e Viterbese scompariranno dunque dalle schedine e dal palinsesto delle scommesse, causando ulteriori problemi all'AAMS, che - con la serie B e i due anticipi fissi della serie A programmati al sabato - ha sinora faticato a mettere insieme una schedina di grande appeal per pronosticatori e Ricevitori.
Ma non solo. L'articolo aggiuntivo proposto dalla Lega Nord (che suona curiosamente "punitivo" proprio nei confronti dei due presidenti che nella recente estate calda del calcio italiano si sono maggiormente distinti nella battaglia contro Carraro e Galliani…), regala squarci di iniquità per altre realtà e lascia ampi margini di manovra per coloro che, pur non possedendo il controllo diretto di un club, ne detengono fette importanti di partecipazione. E' ad esempio il caso di Gheddafi junior e della società petrolifera libica Tamoil, direttamente coinvolti - sia pur con quote minoritarie - nella proprietà della Juventus e dello stesso Perugia, ma anche di Capitalia, il colosso finanziario che oltre a quote di proprietà considerevoli della Lazio possiede anche compartecipazioni in numerosi altri club della massima serie.

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password