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26/08/2003 | 12:44

TOTOCALCIO NELLE RICEVITORIE: “LA FOLLIA DEL CALCIO HA UCCISO LA SCHEDINA”

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totocalcio nelle ricevitorie la follia del calcio ha ucciso la schedina

(f.p.) Il day after, tra i frequentatori delle ricevitorie nelle quali si dà la caccia al “13issimo“, è all’insegna di un cocktail  tra fatalismo e delusione. Non è certo il massimo della soddisfazione, per chi si intende di calcio, giocare una schedina in cui bisogna pronosticare un solo risultato. Per vincere un paio d’euro poi! Ma  ci si rende anche conto da dove e perché sono arrivati i fulmini che hanno “bruciato“ il concorso numero 2 del Nuovo Totocalcio: “Come facciamo a prendercela con il Totocalcio? Sappiamo bene - dice Renzo,  44 anni, elettricista -  noi sistemisti appassionati, che il Totocalcio è il calcio. Se non c’è il calcio non può esserci il Totocalcio. Però non ci spieghiamo perché il concorso non sia stato annullato con la restituzione delle giocate!” Glielo spieghiamo, il perché: il Nuovo Totocalcio distribuisce premi già ancor prima che le partite vengano giocate (di partecipazione ogni 15mila colonne giocate, 100 euro pagabili direttamente in ricevitoria, ndr ) e perché ci sarebbe voluta una comunicazione ufficiale da parte degli organi che governano il calcio sull’eventuale annullamento delle partite. “C’è stata parecchia confusione nel gestire la situazione - racconta Dino, rappresentante, 31 anni - io sono andato per giocare in un paio di ricevitorie ma non c’erano le schedine e la gente diceva che sarebbe stato inutile giocare per vincere due soldi, rischiando di rimetterci”. In effetti, si è vinto davvero poco...  “Pochissimo! - racconta Ettore, capofila di un gruppo di sistemisti romani - e infatti noi abbiamo abbandonato il nostro sistema preferito e abbiamo giocato in contro-tendenza: abbiamo giocato qualche colonna e poi abbiamo anche puntato allo zero convalidando un buon numero di schedine nella speranza di vincere il premio da 4 mila euro. L’abbiamo fatto giusto per passare il tempo e avere una schedina decente tra le mani”.
La storia delle percentuali di giocata a molti non è andata giù: “E’ un sistema che può andare bene - racconta un ricevitorie che vuol restare anonimo - per una o due partite, ma per 13! Anche se capiamo la difficoltà di chi gestisce il gioco di fronte ad uno sciopero del genere. Però così è venuta fuori una farsa che non fa bene al lancio del Nuovo Totocalcio, che pure è un gioco davvero bello e ricco di opzioni”. I colpevoli, secondo gli “schedinisti”, sono facili da individuare: “I presidenti delle società con le loro spese folli, i calciatori con i loro ingaggi! - dice Maurizio, 33enne operaio edile - Hanno strozzato il calcio, l’hanno dissanguato e ora si portano dietro anche il Totocalcio! Un tempo erano gli operai a scendere in piazza e, e lo facevano per la pagnotta - prosegue - oggi sono i ricchi imprenditori che gestiscono il calcio a fare sciopero per ottenere milioni in più. L’Italia è davvero un Paese sorprendente sotto tutti i punti di vista!”.
Insomma, Totocalcio vittima e non artefice del concorso fantasma: “Direi di sì - racconta Mario, 71 anni, schedinista convinto da più di 40 anni - per come è congegnato, il nuovo gioco mi sembra interessante. Certo che trovarsi di fronte ad una situazione come quella di domenica, con il calcio in sciopero, non era facilmente prevedibile. Io è una vita che gioco la schedina, ma una situazione così assurda non la ricordo. Io ho fatto cinque “14” e uno sfilza di “13”, “12” e “9”. Ho giocato 22 euro e ne ho vinti una quarantina. Che devo dirvi? Ormai è andata!”. Il giro si chiude con due ragazzi di 22 anni, Francesco e Maurizio, che seguono con passione il calcio e giocano regolarmente al Totocalcio in società: “Questo concorso è stata una cosa davvero patetica. Ma non c’è ragione di tornarci su. Domenica arriva il calcio vero, quello di Serie A, e allora sì che la schedina tornerà ad essere una cosa seria. Noi stiamo già studiando qualche sistemino!”.

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