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Lotto

14/01/2005 | 21:00

SANT'EGIDIO - IL PARROCO: "MIA MADRE HA VINTO AL SUPERENALOTTO ED IO HO RISTRUTTURATO LA CHIES

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santegidio il parroco mia madre ha vinto al superenalotto ed io ho ristrutturato la chies

(p.g.) TERAMO - L'attenzione degli italiani si è catalizzata in questi giorni attorno alla passion che alcuni nostri concittadini rivolgono ai giochi, a volte rendendoli qualcosa di più (e di peggio) di un semplice divertimento. Sociologi, psicologi, scienziati e religiosi vengono in questi giorni interpellati per riuscire a capire come mai tutto ciò accade, e a volte il loro giudizio non è molto tenero con i giochi in assoluto. Ma fra i religiosi non tutti sono disposti a condannare in assoluto il gioco, purchè rimanga entro i confini del semplice divertimento. E' il caso di Don Tommaso Capriotti, parroco di Sant'Egidio, in provincia di Teramo. La madre di don Tommaso giocò al SuperEnalotto e vinse, grazie ai numeri corrispondenti alla data del suo matrimonio, 56 milioni delle vecchie lire. Don Tommaso si vide affidare una quarantina di milioni da sua madre, e decise di reinvestirli per ristrutturare la chiesa bisognosa di sostanziosi interventi: il rifacimento dell'impianto elettrico, del pavimento, del timpano esterno ed interno (ovvero la parte della facciata al di sopra della porta d'ingresso).

"Come cristiani non possiamo affidarci alla fortuna e sperare che la nostra vita cambi in seguito alle giocate - ci dice don Capriotti - ma se il gioco rimane un divertimento, spendendo piccole somme, senza che si trasformi in azzardo, allora ben vengano anche i proventi da esso derivanti".

Dunque secondo lei c'è anche un aspetto positivo nel gioco?

"Certo, l'importante, ripeto, è nel non credere ciecamente alla fortuna: quella sarebbe una visione pagana della vita. La nostra fortuna ce la costruiamo noi, giorno per giorno e con avvedutezza. Del resto anche noi in parrocchia, come credo avvenga anche in molte altre parti d'Italia, organizziamo delle riffe per sostenere le iniziative a favore dei fedeli e della chiesa".

E come stanno procedendo i lavori di ristrutturazione della sua parrocchia?

"Sono appena all'inizio e forse i 40 milioni che ho versato in passato non basteranno. Servirebbe - conclude scherzando Don Tommaso - che qualcuno facesse una vincita miliardaria per farci una donazione sostanziosa".

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