Calcioscommesse: giocatori più consapevoli e pene più severe per contrastare le combine

ROMA - Oltre 100 partite sotto indagine, 160 persone indagate e 200 mila telefonate intercettate. Roberto Di Martino, Procuratore della Repubblica di Cremona, fa il punto sull'inchiesta 'Scommessopoli' nel corso del convegno sul match-fixing, organizzato a Roma dal sito specializzato LexGiochi.it. Di Martino ha rivelato che, secondo quanto appreso dagli interrogatori degli indagati, il 70% dei calciatori scommetterebbe su partite di calcio. Secondo Di Martino l'indagine ha numeri e dimesioni tali "da dare uno spaccato del fenomeno match-fixing. Il reato contestato non è solo associazione a delinquere volta all’illecito sportivo, ma c’è anche l’aggravante della transnazionalità. Per questo è fondamentale la collaborazione con gli altri Paesi, anche se i meccanismi non sono ancora perfettamente oliati". Ciro Angelillis, Sostituto Procuratore della Repubblica di Bari, pone invece l'accento su un'altra questione: "Non si può punire un reato di tale gravità come quello della frode sportiva con pene così lievi"

Chi combatte in prima linea le combine è Sportradar: secondo i dati nella società specializzata nel monitoraggio di quote ed eventi sportivi, sono cinquecento i miliardi di euro all’anno scommessi nel mondo, fino a un miliardo sulla finale di Champions League puntati in Asia. E’ quanto ha dichiarato, l’International Integrity manager di Sportradar, Marcello Presilla. “Gli effetti della globalizzazione sono tangibili anche riguardo al match-fixing: le dimensioni del mercato del betting sportivo, su scala mondiale, esercitano una forza attrattiva notevole verso gli appetiti dei gruppi criminali. Circolano quantità di denaro enormi, la gran parte delle quali, occorre sottolinearlo, vengono raccolte nei Paesi del lontano sud-est asiatico, in luoghi come Singapore, Hong Kong, Shangaj, Manila". Per combattere le frodi, Sportradar ha creato il Fraud Detection System, che include anche informazioni sulla storia dei team e degli atleti, attivo 24 ore su 24, 365 giorni l’anno (sviluppato in cooperazione con la Uefa), e che assoggetta a controllo oltre 53 mila eventi sportivi.

Con Sportradar lavora da tempo a stretto contatto anche la Lega Pro: "Un rapporto iniziato prima che l’inchiesta di Cremona fosse resa nota - ha spiegato Francesco Ghirelli, Direttore Generale Lega Pro - La differenza nel giro di due anni è evidente: delle 40 partite manipolate nella stagione 2011-2012 e finite sotto indagine a Cremona, 14 erano della nostra lega, nel 2011-2012 sono state segnalate solo cinque partite sospette, con una diminuzione del 65% rispetto al campionato precedente. In questa stagione, fino ad ora, non vi è stata alcuna segnalazione di anomalia su più di 1.100 gare monitorate".

Di Martino (Pg Cremona): "Oltre 100 partite sotto indagine, 200 mila intercettazioni"

Di Martino (Pg Cremona): "Secondo i pentiti il 70% dei calciatori scommette sui match"

Di Martino (Pg Cremona): "Collaborazione fondamentale, troppi ostacoli da Singapore"

Angelillis (Procura Bari): "Confiscare beni a calciatori corrotti"

Angelillis (Procura Bari): "Ruolo delle società determinante, Novara un esempio"

SportRadar: "500 miliardi di euro puntati ogni anno, in Asia anche 50 milioni su un match di Serie A"

SportRadar: "Quote anomale, 53 mila partite all’anno sotto il controllo del Fraud Detection System"

Ghirelli (Lega Pro): "Sportradar, collaborazione determinante. In due anni segnalazioni crollate"

Ghirelli (Lega Pro): "Giocatori più sensibili: adesso denunciano subito. Tentativi di combine su Facebook"

Greco (Corte giustizia federale): "Sistema concessorio previene illegalità"

Valori (Legale Sport): "Responsabilità oggettiva per società previene combine"