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Attualità e Politica

03/07/2017 | 13:29

Antiriciclaggio, UIF (Bankitalia): «Numerose segnalazioni su partite di poker online»

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Antiriciclaggio UIF Bankitalia

ROMA - L’Unità di Informazione Finanziaria, nel corso dell’ultimo anno, «ha ricevuto numerose segnalazioni trasmesse da concessionari di gioco a distanza e relative a pratiche collusive poste in essere da clienti dediti ai cosiddetti skill games, giochi caratterizzati dalla prevalenza dell’abilità del giocatore rispetto alla componente aleatoria». È quanto si legge nel Rapporto annuale dell’Unità di Informazione Finanziaria presentato oggi. «Dette pratiche collusive sarebbero utilizzate per giocare in modo concertato a danno di terzi partecipanti al torneo, oppure per dissimulare trasferimenti di denaro. A tale attività fanno da corollario fenomeni di furto dell’identità digitale, finalizzati all’attivazione di conti di gioco alimentati da carte di pagamento sottratte e impiegate per simulare attività di gaming la cui unica finalità è quella di consentire un trasferimento di disponibilità tra i giocatori e la connessa monetizzazione», si legge nella relazione. «I soggetti menzionati nelle segnalazioni in questione sono spesso stati oggetto di precedenti segnalazioni trasmesse da intermediari bancari in cui venivano sottolineati la frequenza delle vincite, gli importi complessivi cospicui e l’incoerenza del profilo soggettivo. Spesso infatti i segnalati avevano dichiarato di essere studenti, pensionati o di non svolgere alcuna attività e, nel contempo, avevano sostenuto di essere giocatori d’azzardo abituali». Altra criticità frequentemente segnalata all’Unità da intermediari bancari riguarda «la ricezione di pagamenti connessi a vincite di gioco effettuati per il tramite di ricorrenti IP o IMEL che non hanno sede in Italia» e che «offrono una vasta gamma di servizi (depositi on line, pagamenti, giroconti, prelevamenti e operazioni su ewallet), spesso in diverse valute, anche virtuali, accessibili tramite strumenti di facile uso e di difficile controllo come smartphone, tablet e personal computer. Ai clienti viene garantita l’istantaneità e la sicurezza delle transazioni finanziarie, presidiate dal rischio di frode. Non sono note, tuttavia, le misure adottate da tali intermediari in materia di identificazione della clientela, né l’efficacia dei controlli dagli stessi posti in essere al fine di contrastare il riciclaggio e il finanziamento al terrorismo. Ne deriva una generale difficoltà degli intermediari italiani, coinvolti in questo genere di operatività, ad avere accesso pieno a informazioni in merito alla natura delle transazioni e alle reali controparti intervenute, con evidenti ripercussioni sulla tracciabilità dei flussi finanziari».
RED/Agipro

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