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Attualità e Politica

03/01/2017 | 14:40

Giochi, Binetti (AP): “Nel 2016 allo Stato 10 miliardi di euro, ma il Governo non investe in prevenzione e cura”

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Binetti 2016

ROMA - Dieci miliardi allo Stato su 18,5 miliardi di incasso netto “fanno aumentare del 24% l'incasso concreto dell'erario, almeno rispetto agli 8 miliardi del 2015", ma il Governo continua a mostrare “la sua incapacità di investire in prevenzione, formazione e cura, mentre incassa di anno in anno qualche miliardo in più. Mistero di ipocrisia e capolavoro di post-verità. Al governo il primato dell'economia interessa assai più della centralità della persona e della famiglia”. E’ il commento della deputata Paola Binetti (AP) che analizza le elaborazioni di Agipronews sul settore giochi per il 2016. Il settore del gioco “costituisce indubbiamente una delle industrie più fiorenti del Paese - sostiene la Binetti - La raccolta lorda nel 2016 è salita a quota 95 miliardi, anche per il ricorso sempre più frequente al gioco on line, dove l'utilizzazione di smartphone, tablet, computer, è pubblicizzata senza alcuna limitazione d'orario e d'età. In realtà fare luce in questo delicato settore è tutt'altro che facile e i numeri da tener presenti sono, in linea di massima, i seguenti: gli italiani nei giochi pubblici nel 2016 hanno speso diciotto miliardi e mezzo".  Una cifra che rappresenta quanto hanno realmente incassato “Stato (10 miliardi) e operatori (8,5 miliardi). A fronte di una raccolta complessiva dell'industria del gioco pari a 95 miliardi di euro, dato che in gran parte risente del meccanismo del rigioco; il giocatore reimpiegando le proprie vincite movimenta cifre molto più alte facendo crescere la raccolta lorda, ma senza incidere sulla spesa reale", che ha registrato un incremento “dell'8,3%. Il problema, è bene ribadirlo ancora una volta, non riguarda solo le famose slot machine, ma l'intero comparto del gioco legale. E' facile intuire che all'aumento del volume di gioco abbiano concorso non solo nuovi giocatori, ma anche e soprattutto vecchi giocatori fidelizzati attraverso il pernicioso sistema della dipendenza dal gioco. E' difficile non reagire e non indignarsi davanti al vuoto pneumatico con cui i governi, tutti e tre i governi della XVII legislatura, hanno reagito davanti a questo problema. Non credo proprio che si possa parlare di ignoranza del problema davanti ad un malessere sempre più diffuso, ma dal MEF non giunge nessun segnale positivo di ascolto e di reazione. Eppure, conti alla mano, ci troviamo di fronte a un incremento di due miliardi netti”.

RED/Agipro

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