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Attualità e Politica

21/11/2019 | 11:56

Convegno Cgia-Astro, Viola (psicoterapeuta): "Il proibizionismo aumenta la dipendenza, i giocatori patologici vanno aiutati non cacciati”

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Convegno Cgia Astro Viola (psicoterapeuta): Il proibizionismo aumenta la dipendenza i giocatori patologici vanno aiutati non cacciati”

ROMA - «Esiste una quota di gioco fisiologica che all'essere umano non può essere tolta. L'uomo deve poter rischiare. Chi soffre di dipendenza, però, non è un giocatore ma un malato. La differenza che bisogna evidenziare è quella fra giocatore fisiologico e giocatore patologico». Ha aperto così il suo intervento Sarah Viola, psicoterapeuta e responsabile del reparto Dca dell'Ospedale Sant'Isidoro, nel corso del convegno “Occupazione, fiscalità, territorio: quale futuro?”, organizzato da Astro e in corso questa mattina a Milano. «La dipendenza toglie il contatto con la realtà – ha continuato - anestetizza rispetto alle frustrazioni della vita. Per noi terapeuti i soggetti dipendenti creano una situazione paradossale: sono i soli pazienti che non vogliono guarire».

Il proibizionismo che si concretizza in limitazioni di tempo e spazio è un approccio sbagliato, secondo Sarah Viola: «La proibizione non sana, ma aumenta la dipendenza. Se a un giocatore patologico dico che non può giocare in un determinato luogo o in un determinato orario, gli creo un bisogno fortissimo di giocare. Lo spezzettamento degli orari non ha senso: se sono giocatore patologico lo sono a tutte le ore. Non devo proibire, devo fargli capire che sta correndo un pericolo. Gli operatori del settore non devono cacciare i giocatori patologici: devono semmai individuarli e aiutarli a risolvere il problema. Ecco perché il tema della formazione è importante».

MF/Agipro

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