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Attualità e Politica

28/10/2020 | 08:27

Decreto Ristoro, via libera dal Consiglio dei Ministri: contributi a fondo perduto per settori colpiti dalle nuove restrizioni

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Decreto Ristoro via libera dal Consiglio dei Ministri: contributi a fondo perduto per settori colpiti dalle nuove restrizioni

ROMA - Uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, destinati al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati. E' quanto prevede il decreto legge "Ulteriori misure urgenti in materia di tutela della salute, sostegno ai lavoratori e alle imprese, giustizia e sicurezza, connesse all’emergenza epidemiologica da COVID-19", approvato ieri sera dal Consiglio dei Ministri, su proposta del Presidente Giuseppe Conte e del Ministro dell’economia e delle finanze Roberto Gualtieri. 
Il decreto prevede, per le «imprese dei settori oggetto delle nuove restrizioni riceveranno contributi a fondo perduto con  la stessa procedura già utilizzata dall’Agenzia delle entrate in relazione ai contributi previsti dal decreto “Rilancio” - si legge nel comunicato del Cdm - la platea dei beneficiari includerà anche le imprese con fatturato maggiore di 5 milioni di euro (con un ristoro pari al 10 per cento del calo del fatturato). Potranno presentare la domanda anche le attività che non hanno usufruito dei precedenti contributi, mentre è prevista l’erogazione automatica sul conto corrente, entro il 15 novembre, per chi aveva già fatto domanda in precedenza.
L’importo del beneficio varierà dal 100 per cento al 400 per cento di quanto previsto in precedenza, in funzione del settore di attività dell’esercizio». 
Introdotte, inoltre, una proroga della cassa integrazione,  esonero dal versamento dei contributi previdenziali, credito d'imposta sugli affitti, cancellazione della seconda rata Imu 2020 relativa agli immobili e alle pertinenze in cui si svolgono le loro attività è cancellata per le categorie interessate dalle restrizioni, fondi di sostegno per alcuni dei settori più colpiti, reddito di emergenza, indennità da 800 euro per i lavoratori del settore sportivo, e un fondo per il sostegno allo sport dilettantistico, contributo a fondo perduto per le filiere di agricoltura e pesca, ulteriori fondi per rafforzare ulteriormente la risposta sanitaria all'emergenza e specifiche misure per il settore giustizia.

RED/Agipro

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