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Attualità e Politica

22/03/2021 | 12:28

Decreto Sostegno, Confassociazioni: "Persi 350 miliardi di fatturato, ristori insufficienti. Serve nuovo scostamento per salvare le imprese"

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ROMA - Le misure previste dal Decreto Sostegno sono «assolutamente insufficienti, senza dimenticare i 32 miliardi che erano stati autorizzati dal Parlamento per coprire le chiusure a cavallo delle feste di Natale. Adesso siamo a marzo inoltrato, tutti in quasi lockdown con la prospettiva di arrivare in questa situazione a maggio». Lo afferma in una nota il presidente di Confassociazioni, Angelo Deiana. «Secondo il Centro Studi di Confassociazioni, tra il 2020 e l'inizio del 2021 abbiamo perso più di 350 miliardi di fatturato senza contare il nero che si sta espandendo a macchia d'olio, anche a causa della criminalità organizzata e dell'usura», sottolinea. «Certo, nel decreto è stata finalmente eliminata l'iniquità dei codici Ateco ma, che siano 2.500 o 3500 euro quelli che riceverà la platea di oltre 3 milioni di beneficiari, stiamo parlando di cifre tra i 4 e gli 8 mila euro tra il 2020 e il 2021 che non coprono nemmeno il 5% dei costi fissi di coloro che sono stati costretti a chiudere per periodi prolungati», spiega. «Ecco perchè serve subito un nuovo scostamento per salvare imprese e partite Iva dei settori pi+ colpiti come studi professionali, ristoranti, bar, alberghi, servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti), eventi, palestre, piscine, discoteche, attività culturali. E, dunque, altro che ulteriori 20 miliardi ipotizzati dal Governo: fatti i calcoli su quanto perso anche nel 2021, ce ne vorrebbero almeno 50», conclude Deiana. «Le perdite sono gravissime e la necessità più urgente rimane la liquidità. Altrimenti stimiamo che, nei prossimi 9 mesi, rischiano di chiudere almeno una impresa su quattro sotto i 10 dipendenti, che sono circa 4 milioni. E questo provocherebbe conseguenze disastrose sul piano occupazionale, quando finiranno il blocco dei licenziamenti e la cassa Covid».
RED/Agipro

 

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