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Attualità e Politica

17/11/2017 | 12:12

Europol: summit contro il match fixing insieme al Cio e al Consiglio d’Europa

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Europol match fixing

ROMA - Due giorni di meeting per mettere a fuoco le strategie messe in campo e i prossimi passi per il contrasto alla corruzione nello sport, inclusi i fenomeni legati al match fixing: è l’appuntamento che si concluderà oggi, convocato dall’Europol, nella sua sede de L’Aia. Una summit che riunisce le principali e più autorità e associazioni sportive e di controllo: presenti rappresentanti del Comitato Olimpico, del Consiglio d’Europa, gli esperti di settore dei governi di 18 Paesi (tra questi anche 3 non Ue, Svizzera, Australia e Moldova), oltre a delegati di Eurojust, Interpol, Uefa, Sportradar e la Tennis Integrity Unit. L’obiettivo dell'incontro è di rafforzare la cooperazione tra i partecipanti condividendo competenze operative concrete e le migliori pratiche nella lotta alla corruzione sportiva. Inoltre, il quadro d’insieme di questa forma di criminalità organizzata e dei gruppi che lo influenzano è stato ulteriormente definito grazie a strumenti di intelligence, condividendo le conoscenze strategiche tra tutti gli attori coinvolti.

“La corruzione sportiva è un fenomeno di certo legato alla criminalità organizzata, spesso di stampo mafioso - dice David Ellero dirigente di Europol nella Unità contro i Crimini Economici - è responsabilità di Europol combatterla con lo stesso approccio adottato nel lottare contro altri fenomeni criminali come il traffico di droga e il contrabbando di armi. Dobbiamo garantire che la manipolazione delle competizioni sportive non paghi e non attiri più criminalità organizzata”

"Il Comitato Olimpico Internazionale sta lavorando alla salvaguardia degli sport dal match fixing dall'inizio degli anni 2000 e applica una ‘Strategia a 3 pilastri’ per affrontare un problema complesso, da tutti i punti di vista, regolatorio, preventivo e basato sull’intelligence - aggiunge Friedrich Martens, a capo dell’unità del Cio contro le manipolazioni sportive - Con la costituzione di una unità dedicata, questa lotta è ulteriormente rafforzata verso tutti gli sport del Programma Olimpico. L'obiettivo è coinvolgere ulteriormente tutti gli stakeholder. Il Cio ritiene che si può vincere questa lotta solo attraverso un approccio concertato di tutte le parti interessate: forze dell'ordine, governi, piattaforme nazionali, organizzazioni sportive e operatori delle scommesse”.

“Il Consiglio d’Europa si impegna a garantire il coordinamento tra gli Stati e la collaborazione tra i principali soggetti interessati, nazionali e internazionali - ha detto Mikhael De Thyse, segretario della Convenzione sulla manipolazione degli eventi sportivi - Gli obiettivi comuni, tra le forze di polizia, sono di consentire indagini efficaci e sanzioni adeguate per il match fixing, sostenendo framework operativi e buone pratiche. La proficua collaborazione con Europol in questo campo ha contribuito alle attività del Consiglio d’Europa, in particolare in relazione al progetto finanziato dall'UE Keep the Crime Out of Sport”.

RED/Agipro

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