Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 22/04/2025 alle ore 14:40

Attualità e Politica

12/04/2017 | 16:10

Giochi, nel 2016 allo Stato più della metà dei ricavi: in tasse il 53,8% della spesa

facebook twitter pinterest
Giochi 2016

ROMA - Il vero “boom” dei giochi è nelle vincite restituite agli italiani e i vantaggi maggiori sono per lo Stato: è in sintesi il quadro che viene fuori dall’analisi dei dati del settore nel periodo compreso tra il 2006 e il 2016, come risulta da un documento messo a disposizione dall’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. Nel 2006 le vincite erano di oltre 22,7 miliardi, nell’ultimo anno sono stati redistribuiti ai giocatori 76,9 miliardi, la crescita percentuale è del 237,8%. Un tasso di crescita che si spiega con l’introduzione nel corso degli anni di giochi a pay out più elevato, per sottrarre terreno al gioco illegale: nel 2006 la percentuale media di vincita era del 65,6%, dal 2012 a oggi si è stabilizzata intorno all’80%. Un cambio di prospettiva accompagnato in molti casi da una modifica sostanziale, considerando cioè come base su cui calcolare le tasse non più il volume di gioco complessivo, ma la spesa effettiva al netto delle vincite pagate - in pratica i ricavi lordi degli operatori. Calcolando l’incidenza del prelievo erariale proprio su quest’ultimo dato, la percentuale per le casse dello Stato resta stabile e comunque superiore alla metà di quanto resta agli operatori del settore: nel 2006 era del 56,4%, nell’ultimo anno è stata del 53,8%. L’anno meno “fortunato” per le casse erariali è stato il 2011: su una spesa totale da 18,1 miliardi, “appena” 8,6 sono andati allo Stato, con un margine per gli operatori da 9,5 miliardi.

PG/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password