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Attualità e Politica

06/04/2017 | 09:44

Giochi in Liguria, il PD a Toti: «Cosa succede dopo la proroga?»

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Giochi Liguria PD Toti proroga

ROMA - Cosa succede dopo la proroga della legge sull’azzardo: è l'interrogazione rivolta al presidente della Liguria Giovanni Toti dai consiglieri regionali del Pd Raffaella Paita, Pippo Rossetti e Giovanni Lunardon, dopo che la maggioranza di centrodestra, sabato scorso, ha approvato l’emendamento che rinvia al prossimo anno l’applicazione della norma approvata all’unanimità dal Consiglio regionale nel 2012. «L’assessore Rixi, da settimane (e lo ha ribadito anche sabato in aula), annuncia l’apertura di un tavolo regionale che dovrebbe elaborare un strategia in grado sintetizzare l’attività degli operatori coinvolti e la necessità di applicare la norma (cosa che accadrà comunque al termine della proroga). Questa convocazione però non c’è mai stata. Rimandare le sanzioni di qualche mese, senza mettere in campo una discussione concreta che porti a una serie di misure e interventi preventivi, non risolve nulla – avvertono gli esponenti del Pd – sposta solo il problema». Secondo i consiglieri regionali del PD, la legge del 2012 che Toti ha congelato «avrebbe davvero avuto i numeri per contrastare, sul nostro territorio, la diffusione del gioco», ma «la Giunta regionale non ha fatto nulla affinché questo accadesse». Tutto questo mentre lo Stato, «per la prima volta si è impegnato a ridurre del 30% i propri altissimi introiti dal gioco» e il Comune di Genova può già vantare «buoni risultati sia sulla riduzione delle sale da gioco, circa il 50%, sia sulla riduzione della presenza delle slot nei circoli ricreativi, grazie all’impegno delle associazioni». Inoltre, a fronte «della disponibilità offerta dal Comune di Genova e da Anci al governatore e in particolare all’assessore Rixi, riguardo a un tavolo di confronto istituzionale – precisano Paita, Rossetti e Lunardon – la Regione non ha mai risposto». Quindi i consiglieri liguri del Pd chiedono alla Giunta Toti «quando ha intenzione di riconvocare i Comuni e l’Anci e se ritiene utile coinvolgere gli operatori del settore e le associazioni impegnate nel contrasto del gioco d’azzardo e i Sert». Inoltre, concludono Paita, Rossetti e Lunardon, sarebbe necessario sapere «con quale tempistica si presenteranno le proposte di modifica della legge sull’azzardo». RED/Agipro

 

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