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Attualità e Politica

11/04/2017 | 17:00

Giochi, Veneto: proposta di legge su contrasto a dipendenza e iniziative di informazione nelle scuole

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Giochi Veneto legge contrasto dipendenza

ROMA - Un progetto di legge statale e un altro regionale per garantire che nelle scuole del Veneto si faccia prevenzione rispetto ai danni causati dalla dipendenza dal gioco patologico: è la proposta presentata dal consigliere regionale Antonio Guadagnini (Siamo Veneto). «L'obiettivo delle due proposte di legge consiste nell'inserire nei Piani di Offerta Formativa di tutte le scuole, dalle elementari alle superiori, corsi di formazione contro l'uso della droga, contro il gioco d'azzardo e per la guida sicura. Noi siamo convinti che queste materie debbano essere insegnate ai bambini e ai ragazzi e che si debba renderne obbligatorio l'insegnamento», spiega Guadagnini. La proposta di legge statale serve a modificare l'articolo 2 della legge n. 53/2003 che contiene disposizioni sulla quota da riservare alle Regioni relativamente ai piani di studio scolastici, finalizzati a sviluppare aspetti di specifico interesse delle stesse, da attuarsi con specifica disciplina statale o d'intesa tra lo Stato e le Regioni, percorsi, questi, che peraltro non sono stati ancora adottati. Gli aspetti di specifico interesse della Regione del Veneto sarebbero il contrasto alle dipendenze da gioco e da sostanze stupefacenti e le iniziative di educazione stradale. «Il Veneto avrebbe poi la possibilità, tramite una propria legge e perseguendo la strada dell'accordo separato bilaterale tra Regione e Ministero, di prevedere l'inserimento nelle scuole di questo genere di corsi, peraltro in modo gratuito perché il personale è già formato allo scopo e si trova nell'ambito delle Usl», continua Guadagnini. «Quando la proposta diventerà legge, tutte le scuole potranno fruire di questa offerta formativa e cominciare ad insegnare ai ragazzi quanto pericoloso è giocare d'azzardo, drogarsi e andare troppo veloci in macchina: questi comportamenti costituiscono fonte di grandi problemi, possono causare la morte dei nostri giovani e devono essere contrastati in tutti i modi possibili, rendendo al contempo un servizio che, ne siamo sicuri, sarà apprezzato anche dalle famiglie», conclude. RED/Agipro

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