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Attualità e Politica

10/03/2021 | 14:00

Giochi discriminati dalle banche: l'Abi riferirà in audizione in Commissione parlamentare d'inchiesta

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Giochi banche Abi riferirà audizione Commissione inchiesta

ROMA - La Commissione parlamentare di inchiesta sul sistema bancario e finanziario ascolterà l'Abi e le banche sul rapporto fra gli istituti di credito e gli operatori del gioco legale. Lo ha detto ad Agipronews il senatore Andrea De Bertoldi (Fratelli d'Italia). «Inspiegabilmente il sistema bancario, negli ultimi anni, sta chiudendo i rapporti con le società di gioco, in virtù di presunte policy. È inaccettabile che le banche remino contro le aziende del gioco legale, che operano a fronte di regolari licenze», ha spiegato. Sono, infatti, ormai centinaia in tutta Italia i casi di società autorizzate che hanno dovuto subire l’improvvisa chiusura del conto corrente o che hanno ricevuto il diniego all’apertura di un nuovo rapporto bancario.  

«Dai documenti che ho potuto visionare, spesso le banche non adducono alcuna motivazione rispetto alla decisione di chiudere i conti alle imprese di gioco: semplicemente, chiedono il rientro o negano l'apertura dei conti. Oppure c'è un generico richiamo al codice etico» dell'istituto di credito, in cui si spiega che «il gioco non rientra nelle policy», continua il senatore. «Anche il direttore dell’Agenzia Dogane e Monopoli,  Marcello Minenna, ha detto che è un problema che va risolto. Il ruolo dell'Agenzia è di garantire la regolarità del gioco e i rapporti con i concessionari», mentre il rapporto con le banche «rientra in un discorso più ampio di natura politica». 

De Bertoldi quindi ha sollecitato un intervento della Commissione di inchiesta (presieduta da Carla Ruocco del Movimento 5 Stelle), «l'organo deputato ad affrontare questo tema». Le audizioni che «saranno calendarizzate nelle prossime settimane riguarderanno i rappresentanti delle categorie coinvolte, l'Abi e le banche. Non è accettabile che le imprese siano ostacolate. Ho già presentato un'interrogazione in merito» e ora «ho sollevato la questione in Commissione d'inchiesta. Le banche dovranno dare delle risposte, a seguito delle quali - sottolinea De Bertoldi - la Commissione deciderà se procedere nei confronti del sistema bancario». 

Il gioco legale, ha ricordato il senatore, «rappresenta la prima barriera nei confronti dell'illegalità», ma «purtroppo i precedenti governi Conte I e Conte II e i partiti che ne facevano parte hanno favorito le mafie e l'illegalità. Innanzitutto aumentando il preu», un fatto che «ha reso più conveniente il gioco illegale, anche rispetto a quanto avviene in altri Stati europei». In Italia, «lo Stato fa cassa sui giocatori e rende il gioco legale meno competitivo», sottolinea. «A questo si aggiunge il fatto che le sale giochi sono state chiuse oltre 260 giorni, una cosa vergognosa e inaccettabile».
MSC/Agipro

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