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Ultimo aggiornamento il 18/10/2024 alle ore 10:05

Attualità e Politica

17/10/2024 | 10:30

Manovra 2025, il Governo stringe sui giochi: nuove entrate per 400 milioni, aumentano i costi per concessioni slot, Videolotteries, scommesse e online

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Manovra 2025 il Governo stringe sui giochi: nuove entrate per 400 milioni aumentano i costi per concessioni slot Videolotteries scommesse e online

ROMA- Proroghe delle concessioni, conferma della quarta estrazione Lotto e SuperEnalotto, norme tecniche sul Bingo. Il Governo ha inserito nella Manovra 2025 un pacchetto giochi che potrebbe portare nelle casse pubbliche attorno ai 400 milioni di euro. Secondo quanto apprende Agipronews da fonti istituzionali, e in attesa delle prime bozze, aumenteranno i costi per estendere di due anni la durata delle concessioni, fino al 31 dicembre 2026. 

PROROGHE CONCESSIONI - Schizza del 10 per cento l’onere per i concessionari delle scommesse: rinnovare l’esercizio di ciascun punto costerà ogni anno tra 5700 euro (i corner betting nei bar) e 9500 euro (le agenzie dedicate). Per quanto concerne il settore slot e Vlt, il principale contribuente del settore in termini di gettito, la proroga costerà agli operatori 120 euro una tantum per ciascuna delle circa 250mila slot dotate di nulla osta di esercizio e 2000 euro all’anno per ciascuna delle 61mila Videolotteries autorizzate. Ammonterà invece allo 0,005% della raccolta l’onere concessorio aggiuntivo 2025 per gli operatori del gioco online, mentre ciascuna sala Bingo continuerà a versare una cifra già fissata a 90mila euro annui. L’insieme delle proroghe, secondo i calcoli aggiornati del Governo, dovrebbe portare circa 300 milioni all’anno di nuove entrate. 

QUARTA ESTRAZIONE - La quarta estrazione settimanale del venerdì di Lotto e SuperEnalotto (introdotte per aiutare le popolazioni colpite dalle alluvioni in Emilia-Romagna) diventerà poi strutturale, per consentire un incasso di almeno 100 milioni di euro l’anno allo Stato.  Nel testo anche un paio di norme tecniche sul Bingo: il Governo, per evitare distorsioni della concorrenza tra grandi sale e piccole, consentirà ai concessionari solo oscillazioni minime – non superiori ad un punto o due - sulla percentuale di vincita, attualmente fissata al 70%. Sarà poi consentito agli operatori di spostare con maggiore libertà le sale meno performanti da un luogo all’altro. 

NIENTE SANATORIE - Spariscono invece dalla manovra 2025 le due sanatorie ipotizzate negli ultimi giorni: la prima sui punti scommessa non autorizzati, la seconda sul debito residuo degli operatori sulla “una tantum” da 500 milioni di euro voluta nel 2015 dal Governo Renzi a carico della filiera slot.

NT/Agipro

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