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Ultimo aggiornamento il 04/07/2024 alle ore 20:41

Attualità e Politica

15/05/2024 | 13:51

Riordino giochi retail, Lollobrigida (Dir. Giochi Adm): “Applicare distanziometri regionali e vecchia intesa Stato-regioni porterebbe alla chiusura del 95% dei punti vendita”

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Riordino giochi retail Lollobrigida Dir Giochi Adm Applicare distanziometri regionali vecchia intesa Stato regioni chiusura 95 punti vendita

ROMA – L'applicazione dei distanziometri regionali e dell’accordo Stato-regioni del 2017 – siglato in Conferenza Unificata - porterebbe alla chiusura di 95 punti gioco su 100. È quanto emerge da un'analisi dell'Agenzia delle Dogane e Monopoli e di Sogei. Lo ha spiegato Mario Lollobrigida, direttore Giochi di Adm, nel corso della presentazione in Senato del libro "Il gioco pubblico in Italia: riordino questione territoriale e cortocircuiti istituzionali" dell’avvocato Geronimo Cardia. L'Intesa – che prevedeva di fatto una progressiva riduzione dell’offerta e la riqualificazione della rete - non è praticabile utilizzando "quell’elenco dei luoghi sensibili e quelle distanze”.

Commentando il tavolo tecnico aperto del Mef con le Regioni in tema di riordino del gioco fisico, Lollobrigida ha sottolineato che “non c’è evidenza scientifica tra la vicinanza ad alcuni luoghi sensibili e l’aumento della ludopatia. A nostro parere i luoghi sensibili potrebbero essere quelli frequentati unicamente dai soggetti più a rischio, ovvero i minori. Ma ovviamente non gli asili nido o le scuole primarie, e nemmeno le università, ma gli istituti di istruzione secondaria e superiore. Il resto, sono luoghi sensibili frutto solo di scelte demagogiche e populiste”. Il Direttore Giochi ha spiegato che è stata effettuata una simulazione impostata su questi luoghi sensibili e con distanze ridotte, di circa 200 metri; con questi parametri “l’effetto espulsivo sarebbe del 10%, che potrebbe essere un risultato accettabile. Ma è evidente che sta diventando una contrattazione, perché dal punto di vista delle Regioni sarebbe un passo indietro. Stiamo cercando un momento di condivisione nella decisione, e speriamo che in qualche modo si possa arrivare al risultato in tempi brevi”.

Infine, in tema di compartecipazione delle Regioni al 5% del Preu, Lollobrigida ha ricordato che “già vent’anni fa avevamo proposto questo aspetto, non solo come compartecipazione al gettito da parte degli enti locali, ma anche sulle attività di controllo, ovvero sulle sanzioni. Col senno di poi, abbiamo dimostrato che quell’impostazione era esatta e si sarebbero evitati tutti questi problemi”.

AB/Agipro

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