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Attualità e Politica

11/03/2025 | 17:10

Sale giochi a Merano (BZ), il Consiglio di Stato ordina una perizia sulle distanze da scuola e centro giovanile: “Verificare effetto espulsivo degli esercizi”

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Sale giochi a Merano (BZ) il Consiglio di Stato ordina una perizia sulle distanze da scuola e centro giovanile: “Verificare effetto espulsivo degli esercizi”

ROMA – Sarà il direttore del Dipartimento di Economia e Management dell’Università degli Studi di Trento, in qualità di organo terzo e indipendente, a verificare se la legge della Provincia Autonoma di Bolzano sulle distanze minime da luoghi sensibili per le sale da gioco rispetti l'equilibrio fra diritto alla salute e interessi economici degli operatori del settore nel Comune di Merano. In particolare dovrà stabilire se sia “attendibile ritenere che dall’applicazione della norma possa derivare un effetto espulsivo di tali attività dall’ambito del territorio” comunale. Lo ha deciso un'ordinanza del Consiglio di Stato nell'ambito di una causa amministrativa in cui una società, che gestisce a Merano un punto di scommesse ippiche con annessa sala Videolottery, aveva fatto ricorso contro la revoca della licenza, decisa dalla Provincia nel marzo del 2019. La licenza era stata revocata per mancato rispetto delle distanze minime da una scuola superiore, un centro giovanile e un dormitorio comunale. Nel 2023, il Tribunale Regionale di Giustizia Amministrativa di Bolzano aveva respinto il ricorso in primo grado. Richiamandosi ai principi di libertà di iniziativa economica, il ricorrente aveva inoltre invocato l'illegittimità costituzionale della legge provinciale di Bolzano sul distanziometro. 

Il Collegio – si legge nell'ordinanza – ritiene che il ricorrente, attraverso la consulenza tecnica di parte depositata in primo grado, abbia fornito “un principio di prova sull’effetto escludente della legge provinciale nel territorio comunale di Merano”, e ha quindi disposto la verifica. I giudici amministrativi hanno anche valutato che “la questione inerente all’effetto espulsivo della norma provinciale potrebbe assumere rilievo in sede di delibazione della non manifesta infondatezza della questione di legittimità costituzionale prospettata a mezzo del secondo motivo di appello”. Di conseguenza, conclude il documento, “chiarisca l’organo accertatore se – previa analisi della struttura della domanda e dell’offerta nel segmento del mercato delle sale da gioco, quale quella gestita dall’appellante, nonché tenuto conto della disciplina urbanistica vigente nel Comune di Merano– sia attendibile ritenere che l’applicazione del criterio della distanza secondo «raggio» (e non secondo distanza pedonale) dai siti sensibili individuati", sia idonea a determinare una cospicua contrazione del segmento di mercato de quo, e, in particolare se sia attendibile ritenere che dall’applicazione della norma possa derivare un effetto espulsivo di tali attività dall’ambito del territorio del Comune di Merano”.

DVA/Agipro

Foto credits Sailko CC BY 3.0

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