Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 03/02/2025 alle ore 19:00

Attualità e Politica

03/02/2025 | 16:32

Sapar: "Ancora un attacco “copia e incolla” al gioco pubblico"

facebook twitter pinterest
ancora un attacco “copia e incolla” al gioco pubblico

ROMA - La campagna di disinformazione scatenata dal Gruppo Today sembra non avere fine. Questa volta a scendere in campo è Cesena Today che lancia l’allarme per un “presunto” dilagare del gioco d’azzardo (termine utilizzato in senso dispregiativo) in Emilia Romagna. Nell’articolo viene riportato che: “A livello regionale nel 2023 si stima un volume di gioco d’azzardo complessivo pari a 9,5 miliardi di euro, +6,9% rispetto all’anno precedente. Il solo gioco online ammonta a 4,48 miliardi di euro, due volte e mezzo il valore registrato nel 2019, con una giocata media pro capite di 1.400 euro: dai 1.043 euro di Ferrara ai 1.664 di Bologna”.

I dati - si legge in una nota Sapar - arrivano dal report ‘Pane e azzardo 2’, realizzato da Cgil e Federconsumatori Emilia-Romagna, insieme all’istituto di studi sul consumo Isscon e alla Regione, presentato a Bologna. Sulla stessa falsariga anche l’articolo pubblicato dal sito estense.com che parla di: “Comacchio è la Las Vegas del Ferrarese”. Insomma l’Emilia Romagna sembrerebbe divorata dalla passione per il gioco. Ma non è così! Siamo al solito “copia e incolla” denunciato più volte dal Presidente della Sapar Domenico Distante. Negli articoli in questione si ripete il solito ritornello di prendere come base per i calcoli la raccolta e non la spesa, producendo così dati sbagliati e lanciando allarmi privi di fondamento.

In particolare, partendo dal dato del miliardo e 53 milioni di spesa in Emilia Romagna, se si considera la popolazione maggiorenne si arriva a 405 euro pro capite di spesa annuale (considerando tutti i giochi). In pratica stiamo parlando di poco più di 1 euro al giorno, il costo di un caffè. Peraltro, considerando invece il dato della raccolta, si arriverebbe a 6 euro al giorno di giocato pro capite. Agli autori di questi articoli non è ancora ben chiara la differenza tra raccolta e spesa. Nelle raccolta è presente spessissimo il “rigiocato”. Facciamo un esempio. Compriamo un Gratta e Vinci da 5 euro e ne vinciamo 5. Non incassiamo e compriamo un altro Gratta e Vinci sempre da 5 euro. Vinciamo ancora 5 euro ed anche questa volta ne compriamo un altro, che risulta perdente. Nel dato della raccolta saranno considerati i 15 euro, mentre quelli effettivamente usciti dalla nostre tasche (la vera spesa) sono solo 5 euro. E bisogna anche precisare che quando si parla della raccolta annua di circa 160 miliardi di euro, si parla di un dato che ha il suo interno anche il mondo online che non è toccato dal distanziometro, a riprova dell’inefficacia dello stesso.

Insomma siamo alle solite, l’ennesimo tentativo di proporre un’informazione “pilotata” in tema di gioco pubblico e senza nessuna possibilità di contradditorio. Questo tipo di interventi provocano importanti danni alle piccole e medie imprese (ed a migliaia di lavoratori) che sono il primo presidio sul territorio di legalità, tutela degli utenti e interessi dell’Erario. E la tutela di queste imprese è il cuore dell’attività della Sapar che, come anche nel caso degli articoli evidenziati, cercherà sempre di correggere la dannosa e pericolosa disinformazione sul settore. Invitiamo ancora una volta le testate e i giornalisti che dovessero occuparsi di gioco pubblico, di contattarci per avere un quadro esatto ed esaustivo di quelle che sono le realtà territoriali, in maniera tale da affrontare l’argomento in maniera deontologicamente corretta.

RED/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password