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Attualità e Politica

05/10/2017 | 10:20

Giochi, il Comune di Appignano (MC) si apre al confronto con gli operatori

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ROMA - Due incontri nel giro di due giorni ad Appignano, in provincia di Macerata, per acquisire maggiori informazioni sul settore del gioco e avviare un ulteriore confronto sul regolamento comunale. Il primo si è tenuto lunedì 2 ottobre tra il sindaco Osvaldo Messi, Paolo Gioacchini - vicepresidente nazionale e responsabile della Regione Marche di As.Tro - e Paolo Nanni del team Stammi Bene - Dipartimento di dipendenze patologiche. Al secondo, del 3 ottobre, si sono aggiunti gli esercenti e gestori di slot.

I rappresentanti del Comune hanno potuto approfondire i diversi punti contenuti all’interno dell’intesa Stato ed enti locali firmata il 7 settembre, primo fra tutti quello relativo agli orari di funzionamento degli apparecchi. Il confronto con gli operatori invece è servito a scendere nella realtà più specifica del territorio e di chi vi opera all’interno. Tutte le parti intervenute (Amministrazione Comunale, Dipartimento di dipendenze, Associazione Astro, gestori ed esercenti) hanno concordato nel riconoscere le questioni sociali legate al gioco. L’amministrazione comunale ha ribadito che non esistono pregiudizi nei confronti degli esercenti e dei gestori, ma al tempo stesso vuole proseguire nella campagna di sensibilizzazione sui problemi legati al gioco eccessivo.

Rimane invece aperto il confronto sulle fasce orarie imposte dall’ordinanza in vigore dal primo ottobre, che prevede lo stop degli apparecchi  dalle 7 alle 9, dalle 12 alle 14, dalle 17 alle 20 e dalle 23 alle 2. L’inosservanza di questa disposizione prevede sanzioni da 2.000 a 12.000 euro. Dagli operatori di settore è stata ritenuta una misura di difficile attuazione, dannosa e inutile in quanto applicata solo ad una porzione limitata di territorio. L’Amministrazione Comunale si è presa qualche giorno di tempo per decidere sulla richiesta avanzata dai presenti ovvero quella di sospendere gli effetti del regolamento comunale in attesa del decreto ministeriale che attui l’accordo Stato-enti locali. Il documento, atteso entro la fine di ottobre, dovrebbe fornire ambiti di manovra più chiari per i Comuni e, soprattutto, direttive sugli orari omogenee in tutto il territorio nazionale. Le parti intervenute all’incontro si sono date un nuovo appuntamento per i primi giorni di novembre. RED/Agipro

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