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06/11/2020 | 10:30

Bingo, gli operatori del settore a Adm: "Sì alla cartella telematica, serve un palinsesto più flessibile"

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bingo adm operatori

ROMA - Attenzione alla sostenibilità, alla flessibilità del palinsesto, ma anche alle modalità "classiche" del gioco. Sono i punti messi in evidenza dagli operatori del settore Bingo nel corso dell'open hearing organizzato dall'Agenzia Dogane e Monopoli sull'innovazione del gioco. «Le novità proposte dall'Amministrazione legate all'introduzione della cartella telematica ci interessano per due motivi principali - ha spiegato Emmanuele Cangianelli, in rappresentanza dell'associazione Egp - Il primo riguarda l'innovazione organizzativa, soprattutto per noi che stiamo già sviluppando interventi per diminuire l'impatto ambientale del prodotto, come la diminuzione della massa di cartelle e il loro smaltimento. È un punto positivo per la sostenibilità dell'attività». Buono anche il riscontro sui pagamenti elettronici, anche se in questo caso l'implementazione richiede uno studio ancora più approfondito: «Prima di individuare la modalità ottimale per lo sviluppo della vendita dovremmo condurre test e ricerche di mercato per verificare che la tecnologia di pagamento sia quella più funzionale». 

Qualche perplessità, come ha sottolineato Italo Marcotti (Federbingo), riguarda l'ipotesi di abbandonare la cartella cartacea: «Il giocatore è abituato a quella e vuole giocare con quella - ha detto - Un'ipotesi potrebbe essere il modello ibrido che permetta di produrre la cartella in sala ma anche di comprare stringhe elettroniche. Per la tracciabilità dei flussi di pagamento l'idea "grezza" è quella di un Pos ai tavoli, per comprare direttamente le cartelle, con apparecchiature hardware per stamparle». In ogni caso, ricorda Marcotti, «il Bingo è un gioco di aggregazione, "caldo", di confronto diretto con chi vende le cartelle. Va quindi aiutato dando forza lavoro, assumendo persone e consolidare le sale - che vendono l'intero pacchetto giochi di Adm - come presidio di Stato a contrasto del gioco illegale».

Via libera alle cartelle telematiche anche da parte di Salvatore Barbieri (Ascob), per il quale però queste «non devono superare il 20% del totale». Una delle priorità rimane «il palinsesto flessibile, da comunicare settimanalmente a Sogei». Barbieri ha ricordato anche «il bingo elettronico, ormai fermo da anni. Potrebbe essere una soluzione per le piccole sale che non riescono ad aprire, con una gestione della partita da parte di Sogei». Un punto importante, secondo il presidente Ascob, è il margine che il settore otterrebbe con i costi di risparmio: «Tale margine può essere portato come percentuale ai clienti e aumentare il ritorno delle vincite».

LL/Agipro

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