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Attualità e Politica

06/08/2019 | 16:46

Magellan Robotech a “Betting on Sports”, il Chief Commercial Maglia: “Obiettivo sui mercati regolati, Sudamerica più attraente degli Usa”

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magellan robotech maglia bettin on sports

ROMA - Magellan Robotech, il marchio B2B di Stanleybet Group parteciperà in qualità di sponsor a “Betting on Sports” 2019, la grande kermesse sull’industria del betting, organizzata da SBC Events, che si terrà all’Olympia Center di Londra dal 17 al 20 settembre prossimi. Per la prima volta al “Betting On Sports”, il gruppo anglosassone sponsorizzerà l’intera US Sports Lounge che avrà come tema lo sport statunitense. Nell’area "VIP" dedicata al networking sarà promosso l’intero portfolio di prodotti Magellan, con le ultime novità  in fase di rilascio. Prima tra tutte, la versione online del virtual a campionato Trident che - dopo le buone performance in versione retail - verrà ora lanciato in versione desktop e mobile. Christian Maglia, da poche settimane Chief Commercial Officer di Magellan, da poco entrato a far parte del gruppo, accoglie con entusiasmo la partecipazione al BOS 19 e annuncia che sta lavorando alla creazione di un team commercial in grado di muoversi a livello internazionale. «Sono felicissimo di essere parte dello Stanleybet group, in queste settimane ho potuto viaggiare da Liverpool e Bruxelles, da Roma a Malta, Bucarest, Zagabria e Cipro scoprendo che tutta la cultura della società è orientata verso il lavoro di squadra, il know-how e gli obiettivi condivisi», dichiara Maglia ad Agipronews. Magellan è la Divisione B2B di Stanleybet, ovviamente il primo cliente del provider, e punta a diventare leader nel settore dei servizi: «Già collaboriamo – offrendo i nostri servizi e prodotti come scommesse retail e online, trading, terminali self service, giochi virtuali, Keno e lotterie - con operatori del livello di Novomatic. Inoltre, abbiamo un trading e risk management di alto livello, servizi di supporto, Helpdesk e call center offerti da RSC, una società di Stanleybet Group. Fra i nuovi prodotti, porteremo al BOS - dopo l'anteprima di Enada Rimini -  le corse dei cani virtuali basate su video pre-registrati. Inoltre, per la prima volta in assoluto illustreremo le SSBT (Betting kiosks) prodotte sempre in-house da MBK, un’altra società del gruppo. Siamo presenti in Danimarca, Belgio, Uk, Italia, Romania, Cipro, Nigeria e ci stiamo rafforzando anche in diversi altri paesi. Ci concentreremo sui mercati regolati, visto che tutto il settore sta vivendo una fase di legalizzazione. Nei prossimi 12/24 mesi, estenderemo la nostra presenza in almeno altri tre continenti».

Che bagaglio porta dalle sue recenti esperienze lavorative? 

Da ognuna di quelle vissute in 19 anni nel settore ho imparato qualcosa, l’organizzazione e la professionalità da Sportradar, l’obiettivo di introdurre una maggior percentuale di intrattenimento da Betgames.tv. A volte capita che gli operatori si prendano troppo sul serio e tendano soprattutto ad imitare i competitor. Da WeAreCasino infine ho imparato che le idee a volte ti possono bastare, anche con un piccolo budget in un mondo multimilionario come il gaming. 

A “Betting on Sports”, parteciperà ad un panel sull’America Latina: quanto è difficile per le compagnie estere trovare il modo di entrare in questo mercato?

Non è facile avere un approccio davvero internazionale. Solo negli ultimi mesi, dopo gli Stati Uniti, sono arrivati segnali di apertura da Polonia, Colombia, Argentina, Perù, Brasile, Svizzera, tanto per fare qualche nome. Magellan, già quest'anno, è presente in Nigeria con 1960Bet, uno dei principali operatori, e stiamo lavorando per riuscire ad aggiungere i nostri prodotti Betting e Virtuals nell'offerta di due lotterie nazionali. Occorre disporre di un team capace di gestire i processi senza trascurare i dettagli di compliance e dei requisiti legali da rispettare. Le certificazioni sono simili - ma non identiche - nei vari paesi e ciò può avere effetti sul budget. Il mercato sudamericano può essere anche più importante di quello degli Stati Uniti: il Brasile ha 210 milioni di abitanti, in Argentina la provincia di Buenos Aires ne ha 18 milioni. Le scommesse sportive, perché legate allo sport, sono la porta d’accesso per molti operatori, sta a noi trovare il giusto di equilibrio nell’offerta di prodotto. Ad esempio, in Brasile molti marchi non offrono Bingo e Videobingo: è come se i gusti del consumatore non fossero stati presi in adeguata considerazione. Magellan e Stanleybet Group approcceranno questi mercati con grande attenzione, lavorando con con importanti partner locali, evitando di atterrare in ciascun paese come farebbe un extraterrestre.  

Come è cambiato il panorama per i provider B2B? Ha la sensazione che la velocità di innovazione sia diminuita negli ultimi tempi?

Credo che le barriere tecnologiche siano state abbassate e che ciò abbia consentito l’ingresso di molte piccole compagnie con idee innovative. Certo, per offrire prodotti devi avere una solida struttura organizzativa e un dipartimento IT con tante risorse in termini di progettazione e sviluppo. Occorre essere in grado di sviluppare soluzioni innovative per garantire massima sicurezza e processi lineari, non solo relativi ai giochi: con il passare del tempo, rimarranno sul mercato le società con tutte le certificazioni in ordine. A Magellan siamo in possesso della ISO 27001, che conferma la serietà del nostro approccio. A proposito del rallentamento dell’innovazione, non sono sicuro che sia accaduto davvero.  Solo pochi anni fa, il mobile era solo 20 o 30 per cento del turnover e i prodotti per i telefonini non erano davvero pronti. La tecnologia è migliorata ma la maggior parte delle compagnie si sono concentrate sul miglioramento del prodotto, l’ottimizzazione della user experience e l’usabilità su diverse piattaforme. A mio parere, il prossimo ciclo di innovazione porterà ad un uso maggiore dei dati presenti nei nostri database.

Quale sarà il trend dei prossimi dodici mesi nell’online gaming?

Non credo sia davvero possibile trovare una singola “big thing” che succederà nel prossimo anno. Occorre guardare al mondo nelle sue particolarità regionali, ognuna con le sue sfaccettature. Di sicuro, alcuni prodotti avranno performance pazzesche appena saranno resi legali in alcune zone del mondo: credo che chi sarà capace di offrire un “exchange” su giochi come teen patti e andar bahar in India, ad esempio, vincerà un jackpot. I virtual di Trident sono già un grande successo in Europa, Africa e Medio Oriente, mi attendo lo stesso in Sud America. La parola chiave sarà “glocal”: il globale deve essere integrato con il locale, rispondere a gusti, tradizione e cultura locali con un approccio globale è la chiave per crescere. Noi ci stiamo preparando a fare questo. Quello che cambierà davvero lo scenario è l’uso dei robot e dell’intelligenza artificiale. Non posso svelare ovviamente nulla ma quello che stanno preparando nei nostri uffici di Liverpool cambierà il modo in cui ci siamo abituati a vivere le scommesse. Per rispondere alla domanda, non credo però che vedremo robot negli store nei prossimi dodici mesi.  NT/Agipro

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