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Attualità e Politica

12/05/2017 | 19:07

Gioco patologico in Umbria: potenziato il Centro regionale per il trattamento della ludopatia

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regione umbria gioco patologico

ROMA - L'Umbria si dota di nuove strutture per fronteggiare la dipendenza dal gioco d'azzardo: sarà infatti potenziato il Centro di riferimento regionale per il trattamento della ludopatia e verranno aperte altre tre strutture simili. Saranno, inoltre, attivati servizi appositi in tutti i distretti sanitari e di moduli residenziali e semiresidenziali specifici. Ad annunciarlo l'assessore umbro alla Salute Coesione sociale e Welfare della Regione Umbria, Luca Barberini. 

"Le persone con problemi di dipendenza dal gioco, per la prima volta in Umbria, potranno contare su specifici percorsi di cura e recupero", ha spiegato Barberini. La Giunta regionale ha infatti approvato il Percorso diagnostico terapeutico assistenziale (Pdta) per soggetti con disturbo da gioco d'azzardo e l'organizzazione di servizi sociosanitari dedicati, che saranno avviati in maniera omogenea su tutto il territorio regionale. "La definizione di un'offerta strutturata e capillare di interventi terapeutici per persone affette da ludopatia - ha spiegato ancora Barberini in una nota - va a rafforzare il percorso iniziato da tempo, in Umbria con un'apposita legge che ha portato all'attivazione di una serie di servizi sociosanitari e all'apertura, in via sperimentale, di un Centro di riferimento regionale per il trattamento questa forma di dipendenza. L'attività svolta da tale struttura ha consentito di definire un modello omogeneo d'intervento, basato su una rete di servizi integrata e su approccio multidisciplinare che prevede la presa in carico non solo dei soggetti con disturbi da gioco d'azzardo, ma anche dei loro familiari". 

Il percorso terapeutico per il disturbo da gioco d'azzardo include sia il giocatore sia i familiari, qualora presenti e disponibili a partecipare al programma terapeutico. I passaggi fondamentali prevedono l'accesso diretto ai servizi, anche tramite il numero verde regionale dedicato, cui seguono una fase di accoglienza e di valutazione diagnostica multidimensionale per delineare il quadro dei bisogni e definire il progetto terapeutico più appropriato. C'è poi l'avvio di un programma terapeutico individuale, integrato e personalizzato, rivolto al giocatore e ai suoi familiari. Il trattamento prevede diverse opzioni come interventi psicoterapeutici, di supporto sociale ed educativo, di tutoraggio economico, di accompagnamento con operatori-tutor e di auto mutuo aiuto. L'efficacia del programma terapeutico viene monitorata e verificata almeno con cadenza trimestrale, con eventuali rivalutazioni. Il Centro di riferimento regionale per il trattamento della dipendenza da gioco d'azzardo problematico, istituito nel 2014 presso il Dipartimento dipendenze della Usl Umbria 2 a Foligno, avrà funzione di "apripista" rispetto ai modelli di intervento e di facilitazione delle interrelazioni fra tutti i servizi della regione, mentre verranno aperte altre tre strutture simili collocate nel territorio dell'Alta Umbria, a Perugia e a Terni. "Le prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte al gioco d'azzardo patologico sono state inserite nei nuovi Lea che la Regione ha subito recepito anticipando la risposta dello Stato ai disturbi legati al gioco che sono stati finalmente parificati alle altre forme di dipendenza", ha evidenziato Barberini. 

RED/Agipro

 

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