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Attualità e Politica

09/12/2020 | 12:12

Tassa 500 milioni, ribaltone al Tribunale di Roma: stop al versamento dei gestori dopo il rinvio alla Corte Ue

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ROMA - Stop al decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Roma nei confronti di un gestore slot per il pagamento delle somme relative alla tassa da 500 milioni, prevista dalla legge di stabilità 2015 per la filiera degli apparecchi da gioco. Il Tribunale romano, stavolta in persona del giudice Vincenzo Picaro della X Sezione Civile, ha respinto la richiesta di esecuzione del decreto ingiuntivo presentata da un concessionario. Accolta la tesi del gestore, rappresentato dallo Studio Legale Bellucci & Partner: nell'ordinanza del 3 dicembre, si legge in una nota dello Studio, il Tribunale ha rilevato «motivi di opportunità a fronte della circostanza che la pretesa creditoria del Concessionario si fonda su una norma di legge che potrebbe risultare in contrasto con la normativa comunitaria». La norma che ha previsto l'addizionale extra è stata rinviata dal Consiglio di Stato alla Corte Ue, che dovrà stabilirne la legittimità. Nel frattempo, l'avvocato Maurizio Bellucci spiega che la decisione del Tribunale di Roma rappresenta «un’importante battuta di arresto al diverso orientamento espresso peraltro dal medesimo Tribunale che, recentemente ed in più diverse occasioni, aveva dichiarato l’irrilevanza della procedura di accertamento in corso presso la Corte di Giustizia Europea concedendo, in casi similari, la provvisoria esecutività al decreto ingiuntivo». Con l'ultima ordinanza, «il Tribunale ha opportunamente proceduto ad un corretto bilanciamento di interessi tra le parti, evitando che il Gestore venga chiamato a corrispondere ingenti somme di denaro in forza di una norma che – ove ritenuta incompatibile con il diritto comunitario – il Tribunale stesso sarebbe obbligato a disapplicare». Si tratta, secondo l'avvocato, di «un importante precedente che, ove condiviso nelle varie sedi giudiziarie, eviterà di aggravare ulteriormente la già difficile situazione che il mondo del gioco ed in particolari i Gestori stanno vivendo». LL/Agipro

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