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Ultimo aggiornamento il 23/04/2025 alle ore 20:32

Attualità e Politica

23/04/2025 | 16:17

Abodi (min. Sport): “Il Decreto Dignità crea confusione fra gioco legale e illegale, necessario confronto in Parlamento”

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Abodi (min. Sport): “Il Decreto Dignità crea confusione fra gioco legale e illegale necessario confronto in Parlamento”

ROMA – “La carenza di una corretta informazione pubblica finisce per creare confusione tra gioco legale e illegale, esponendo a rischi maggiori le fasce più vulnerabili della popolazione”. Lo ha dichiarato il ministro dello Sport Andrea Abodi, rispondendo, alla Camera dei Deputati, a un'interrogazione parlamentare del Movimento Cinquestelle sulla possibilità di revisione del divieto di pubblicità del gioco, previsto dal Decreto Dignità del 2018, dopo l'approvazione al Senato, in Commissione Cultura e Sport, della risoluzione “Prospettive di riforma del calcio italiano”. “Il Decreto Dignità – ha aggiunto Abodi – non distingue fra gioco pubblico e legale, gestito e controllato dallo Stato, e l'offerta di giochi e scommesse illegali, gestita da organizzazioni criminali nazionali e internazionali, di fatto ponendoli sullo stesso piano agli occhi dei cittadini. Non ha avuto risultati nella prevenzione e contrasto al gioco patologico, e neanche contro il gioco illegale, il cui numero di siti online è in crescita. Gli operatori del gioco autorizzati dovrebbero disporre di una pubblicità mirata, accompagnata da campagne di sensibilizzazione contro la ludopatia. Resta fermo l'impegno di aprire un confronto in tempi brevi con il Parlamento che ci permetta di trovare punti di convergenza per trovare il giusto equilibrio fra lotta alla ludopatia e informazione corretta del gioco legale e responsabile.

“La protezione della salute pubblica – ha continuato il ministro – e il contrasto alla ludopatia, vera piaga sociale, sono assolute priorità della nostra azione politica e istituzionale. Per questo è necessario affrontare la situazione con pragmatismo e determinazione. A questo proposito, segnalo l'impegno del Governo con il Fondo nazionale per le dipendenze, con una dotazione annua di 94 milioni di euro, di cui oltre un terzo destinati alla realizzazione di piani regionali sul gioco patologico. Ricordo inoltre che la risoluzione approvata in Commissione Cultura e Sport del Senato propone anche di destinare una parte dei proventi delle scommesse al finanziamento di progetti di contrasto alla ludopatia e di responsabilità sociale per i giovani”.

DVA/Agipro

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