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Attualità e Politica

02/10/2017 | 17:03

Scommesse, Cassazione: niente sconti per chi non ha partecipato a sanatoria

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Cassazione sanatoria

ROMA - E’ reato allestire “un internet point dedicato interamente ed esclusivamente alla raccolta delle scommesse online, al fine di intercettare i giocatori e sollecitare la stipula di contratti di scommessa con un bookmaker” non autorizzato, se il titolare del centro non ha richiesto la licenza di pubblica sicurezza. Inoltre la recente sanatoria per il settore scommesse non può essere considerata come un provvedimento che riduce la gravità del reato di raccolta non autorizzata. La sanatoria, si legge ancora, non può considerarsi un “beneficio”, se non unicamente a favore di chi ha aderito. E’ quanto sottolinea la Terza Sezione Penale della Corte di Cassazione, che ha confermato la sentenza della Corte di Appello di Lecce e respinto il ricorso del titolare di un centro di Mesagne, in provincia di Brindisi. Accolta unicamente la richiesta di riconsiderare le attenuanti generiche, che sono state negate dalla Corte di Appello senza fornire motivazioni adeguate. Per il resto “non è riscontrabile alcun vizio nella sentenza impugnata”, dal momento che il ricorrente “non ha mai chiesto l’autorizzazione” di polizia.

PG/Agipro

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