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Attualità e Politica

15/05/2017 | 12:17

Dda Catanzaro, «Operazione Jonny»: movimenti da decine di milioni di euro, accordo trasversale tra le cosche per dividere i profitti dal gaming

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Dda Catanzaro «Operazione Jonny»

ROMA - Un intricato intreccio delinquenziale architettato dalla criminalità organizzata nel settore del gaming - in particolare nel settore della raccolta delle scommesse on line e del noleggio degli apparecchi da intrattenimento - ha determinato movimenti finanziari per decine di milioni di euro, producendo un profitto netto, per la cosca di ‘ndrangheta Arena di Crotone da 1,3 milioni in meno di due anni, precisamente nel periodo compreso tra luglio 2013 e febbraio 2015. E’ quanto si legge nella nota della Procura della Repubblica di Catanzaro - Direzione Distrettuale Antimafia, relativa all’«Operazione Jonny» condotta questa notte e che ha visto all'opera 500 uomini della Polizia, dei Carabinieri e dalla Guardia di Finanza. Le indagini hanno messo in luce che la cosca Arena, per il controllo totale del settore del gaming a Crotone, aveva «sancito un “accordo trasversale” con i referenti apicali di altre fazioni criminali». Alle altre cosche veniva assicurata «una percentuale prefissata, calcolata sul volume del gioco raccolto». Accordi che hanno «determinato l’instaurazione di un oligopolio criminale che ha, irrimediabilmente, alterato gli equilibri concorrenziali del mercato, sottoponendolo,ad una rigida gestione delinquenziale». Gli interessi economici erano diffusi in diversi settori - tra cui anche quello della gestione dell’accoglienza dei migranti - nell’ambito del gaming le attività svolte dai Finanzieri della Compagnia di Crotone hanno portato a 10 dei provvedimenti di fermo, al sequestro dell’azienda operante nel settore, a un esercizio commerciale, oltre ad auto di lusso, fabbricati e altri immobili, per un valore complessivo da 12 milioni di euro.

PG/Agipro

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