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Ultimo aggiornamento il 24/12/2024 alle ore 18:55

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23/07/2024 | 13:49

FIP European Padel Championships: azzurre 3 0 all'Ungheria, Casali: “Siamo unite e concentrate”

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FIP European Padel Championships: azzurre all'Ungheria Casali: “Siamo unite e concentrate. Il coro per l'Italia Ispirato a Marco Materazzi”

ROMA - La seconda giornata femminile dei FIP European Padel Championships in corso a Cagliari si chiude con la vittoria lampo dell'Italia, che vola sull'Ungheria per 3 a 0. Nel "tie" della mattinata da registrare il doppio sei zero inflitto alle magiare da Stellato-Marchetti e Orsi-Sussarello, e la vittoria di Pappacena Casali.  L'Ungheria è nazione ancora 'giovane' ma in crescita dal punto di vista del movimento padelistico e già in grado di schierare qualche buona giocatrice, come nel caso di Andrejszki-Juhasz, che hanno impegnato Pappacena-Casali oltre quel che non dica il 6-2 6-3 finale. Nella giornata d'esordio contro la Finlandia, Casali aveva giocato in coppia con Lorena Vano, oggi con Chiara Pappacena: "Sono molto contenta e cambiare compagna non è un problema perché è molto facile giocare con loro". Carlotta vive l'azzurro in immersione totale: "Indossare la maglia dell'Italia è l'onore più grande per uno sportivo e una responsabilità. Qui c'è una componente in più rispetto ai tornei individuali, che ti fa pensare al bene della squadra e del tuo Paese e questo ti fa dare qualcosa in più".  Tutte le ragazze hanno le unghie con lo smalto azzurro su nove dita, mentre la decima ha il tricolore; un dettaglio che racconta bene l'atmosfera che regna tra le azzurre, sempre in prima fila per fare il tifo per le compagne e anche per la squadra maschile. Carlotta è l'ideatrice del coro di gruppo prima dei match in stile rugby – ma anche calcio e molto altro - che è diventato virale sui social del mondo del padel e che suona così: "Prima donne poi giocatrici, Italia le nostre gladiatrici". "Il rituale? Mio papà è stato preparatore atletico del Perugia e in quegli anni c'era Marco Materazzi, poi campione del mondo nel 2006, che era anima della squadra e per lui c'era un coro che faceva così e che si sentiva anche nel tunnel prima delle partite: 'Prima uomo poi calciatore, Materazzi nostro gladiatore', e io ho pensato di riprenderlo per riadattarlo alla nostra avventura europea".

RED/Agipro

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