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Attualità e Politica

08/03/2021 | 18:10

Giochi in Piemonte, le aziende As.tro della Lombardia a sostegno della manifestazione del 18 marzo

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Giochi Piemonte aziende As.tro Lombardia manifestazione

ROMA - Il Consigliere Federico Gambarini, Responsabile AS.TRO per la Regione Lombardia, insieme alle aziende di gestione lombarde iscritte all’Associazione, saranno presenti e sosterranno, con una delegazione di lavoratori, la manifestazione dei lavoratori del gioco lecito che, il prossimo 18 marzo in Piazza Castello a Torino, scenderanno in piazza per denunciare gli effetti distorti della normativa regionale sul gioco e chiedere una sua modifica. «Da tre anni siamo vicini agli imprenditori e i lavoratori piemontesi. La situazione in Piemonte è grave e, se non si interviene subito, gli effetti lo saranno ancora di più: è fondamentale sensibilizzare le istituzioni piemontesi verso una modifica della legga regionale che possa arrivare a contemperare le esigenze di salvaguardia della salute con quelle di tutela dell’occupazione e della libertà economica. Garantiremo la presenza di una delegazione dei nostri lavoratori come già fatto nelle manifestazioni precedentemente svolte nel capoluogo piemontese. Mai come in questo momento le aziende e i lavoratori della Lombardia sono vicini ai loro colleghi piemontesi», afferma Gambarini.
La legge piemontese, che si proponeva di contrastare il fenomeno del gioco patologico, dopo tre anni, «ha provocato uno spostamento della domanda di gioco senza far registrare alcun calo nella raccolta di gioco (che, anzi, è aumentata), né alcuna evidenza positiva dal punto di vista sanitario: ad oggi, infatti, non è stato censito nessuna diminuzione dei soggetti affetti da problematiche legate al gioco», si legge nella nota. «Di contro, l’applicazione dei limiti retroattivi previsti dalla normativa ha comportato lo smantellamento - quasi totale - del circuito legale di gioco, producendo un chiaro effetto espulsivo dal territorio regionale e generando, al contempo, una pericolosa riemersione del gioco illegale. Le aziende di gioco, a partire dal 20 novembre 2017, hanno visto peggiorare la propria situazione ed oggi, trovandosi in un evidente stato di crisi, sono costrette a chiudere le proprie attività e a procedere con licenziamenti e procedure di mobilità verso il personale dipendente».
RED/Agipro

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