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Attualità e Politica

31/08/2017 | 16:50

Gioco online, contrasto a siti non autorizzati: Commissione Ue lancia bando da 150mila euro

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Gioco online ue

ROMA - Valutare le migliori soluzioni per contrastare il “problema della proliferazione di siti web di gioco d'azzardo ai quali hanno accesso milioni di cittadini, ma che rimangono fuori dal controllo delle autorità degli Stati membri”. E’ l’obiettivo della Commissione Europea, che ha messo a bando uno studio per affinare rendere più efficaci gli “strumenti regolatori per l'applicazione delle regole sul gioco d'azzardo online e l'orientamento della domanda verso offerte controllate”. L’azienda che si aggiudicherà il bando dovrà fornire “un'analisi basata su prove relativa all'efficacia e alla possibilità di ottimizzare misure di applicazione reattive, come: bloccare l'accesso ai siti web; bloccare le transazioni finanziarie che sono incompatibili con le leggi sul gioco d'azzardo; sanzioni amministrative e penali contro gli operatori e i giocatori che partecipano a giochi d'azzardo non autorizzati”.

Lo studio - con una durata programmata di 10 mesi - ha un valore stimato di 150mila euro: il termine per presentare le offerte è il prossimo 12 settembre, con l’apertura fissata al 14 settembre. Si dovrà inoltre progettare “un quadro di valutazione per misure di applicazione preventive, come il divieto di pubblicità per servizi di giochi d'azzardo online non autorizzati; la pubblicità di offerte di giochi d'azzardo online autorizzate (in modo da orientare la domanda verso tali siti); la calibratura tra l'offerta di giochi d'azzardo online autorizzati e non autorizzati; o campagne di sensibilizzazione intese come avvertimento sui rischi connessi ai giochi d'azzardo online illegali”. La valutazione dovrà tenere conto di “una metodologia per il monitoraggio dell'attività d'azzardo online all'interno di una determinata giurisdizione, in modo da definire la base, determinare gli obiettivi e misurare il progresso”, inoltre dovranno essere presenti degli “idonei indicatori che tengano conto delle differenze tra modelli normativi e obiettivi specifici adottati da ogni Stato membro”.

PG/Agipro

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