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Attualità e Politica

08/02/2017 | 17:12

ICE a Londra - Scommesse, Monopoli studiano nuove regole: incasso anticipato delle giocate e puntate asiatiche

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ICE Londra Scommesse Monopoli

ROMA - Monopoli di Stato al lavoro sulla riforma del regolamento delle scommesse sportive. Secondo quanto già anticipato ieri nel corso di una tavola rotonda all'Ice di Londra da Daria Petralia, dirigente dell'ufficio online di Aams, una bozza di decreto ministeriale è già stata rilasciata dagli uffici scommesse e gioco a distanza ed è in attesa di un'ulteriore fase di verifica prima di essere trasmessa al Mef per la firma del ministro Padoan e al Consiglio di Stato per il relativo parere. Secondo fonti del settore interpellate da Agipronews, nel testo potrebbero spuntare almeno un paio di novità. La prima e più interessante è rappresentata dal "cash out": si tratta della possibilità per i bookmaker italiani di pagare una scommessa ai giocatori, o di rinegoziarla, prima che l'evento sportivo sia terminato. La quota viene ridotta, nel primo caso, ma l'utente ha la certezza, qualunque cosa capiti prima della fine dell'avvenimento, di incassare almeno una buona parte della potenziale vincita iniziale.  Attualmente, non è possibile per gli operatori cambiare una quota su un evento già registrato dal sistema di Sogei. Secondo quanto trapela, inoltre, ai concessionari potrebbe essere consentito di accettare multiple sull'handicap asiatico, una speciale modalità di scommessa importata in Europa dal Far East. In sostanza, gli allibratori attribuiscono uno svantaggio o un vantaggio ad una squadra, per poter offrire una quota migliore. Questa "special bet" deve il suo successo al basket, dove spesso il divario tra le squadre è eccessivo: diventa così necessario per i quotisti bilanciare le quote con uno svantaggio di punti in partenza per il team più forte. Tra i temi sul tavolo dei Monopoli, anche l'errore materiale nelle quote: il caso, cioé, in cui un bookmaker sbaglia una quota e - non accorgendosi del problema - continua ad accettare scommesse. Fin qui, i concessionari sono stati costretti dalla convenzione firmata con i Monopoli a pagare comunque i giocatori, presentando eventualmente un ricorso per far riconoscere dai tribunali il tentativo di frode. Alcune delle soluzioni al vaglio dei Monopoli di Stato potrebbero avvicinare l'Italia alle altre principali giurisdizioni UE, dove una scommessa su una quota sbagliata viene generalmente annullata. NT/Agipro

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