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Attualità e Politica

18/04/2024 | 13:58

Match fixing, Mattia (Adm): “Agenzia dei monopoli valore aggiunto per l’Italia nell’analisi dei flussi delle scommesse”

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Match fixing Mattia (Adm): “Agenzia dei monopoli valore aggiunto per l’Italia nell’analisi dei flussi delle scommesse”

ROMA - Rispetto agli altri Paesi, il valore aggiunto dell’Italia  - in tema di match fixing - è che l’Agenzia conosce in tempo reale la raccolta globale, con sistemi che ci permettono di analizzare l’andamento delle quote e la raccolta sul tipo di avvenimento”. Lo ha dichiarato Costanzo Mattia, POER dell’Ufficio gioco a distanza e scommesse e Responsabile match fixing dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli, nel suo intervento all’IGE – Italian Gaming Expo. 
Mattia ha spiegato che tali analisi vengono effettuate “rispetto a determinati benchmark, che se superati possono indicare un’anomalia. Un altro fattore che può segnalare movimenti sospetti è la concentrazione geografica delle giocate, così come lo spostamento delle quote rispetto a quello che ci si attende. I nostri analisti sono in grado di fare delle analisi puntuali seguendo anche il ‘flusso del denaro’, ovvero un’analisi del vinto su modelli di scommessa. Ad esempio, se su una partita di calcio c’è una concentrazione di puntate su un’ammonizione, in base al volume delle vincite può essere individuata un’anomalia”. 
Claudio Marinelli, Coordinatore delle operazioni dell’Interpol, ha spiegato che “i fenomeni di transnazionalità sono in aumento, perché la globalizzazione dei mercati tende ad aumentare questo rischio. L’obiettivo è quello di collegare tutti gli elementi di intelligence che si possono raccogliere dal partenariato globale sul monitoraggio e sulle segnalazioni sulle scommesse. In questo senso, la convenzione di Macolin contiene principi di cui l’Italia si era già dotata
Un passaggio ha riguardato anche ill periodo della pandemia da Covid, in cui “la chiusura quasi totale degli eventi su cui scommettere ha indotto la criminalità organizzata a inventare dei tornei su cui creare una massa di giocatori – ha spiegato Marinelli -. Sono state rintracciate fenomenologie su eventi o inesistenti, i quali venivano fatti apparire come se si fossero realmente svolti utilizzando canali online di telecronache, o creati ad arte per scommetterci sopra”. 
“Nel periodo tra il 2018 e il 2023 abbiamo osservato un aumento del gioco online, che è passato da circa il 50% a quasi l’85% nel periodo di chiusura dovuta al Covid. Negli ultimi anni siamo stabili sopra il 70%, per cui lo spostamento verso l’online si è mantenuto”, ha aggiunto Mattia, che ha concluso: “Negli anni del Covid, in cui le manifestazioni principali erano ferme, ci sono stati fenomeni su eventi più piccoli con carattere transnazionale”.

AB/Agipro

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