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Attualità e Politica

03/04/2017 | 15:59

Slot Piemonte, Pucci (Presidente As.Tro): “Settore sull’orlo del baratro, chiediamo al governatore Chiamparino un tavolo di confronto”

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Pucci astro torino

ROMA - “Oltre 600 persone hanno partecipato questa mattina al nostro evento in Piemonte: la presenza delle varie categorie - gestori, baristi, tabaccai - testimonia come il settore sia vivo, anche se mancano solo pochi mesi allo stop delle attività imposto dalla legge regionale. Chiediamo a Chiamparino di prenderne atto, la nostra preoccupazione è altissima. I dati dicono che le leggi anti-gioco altrove non hanno funzionato, per questo Invito il Governatore a sedersi attorno a un tavolo con gli operatori. Evitiamo insieme di ripetere errori già compiuti, trovando soluzioni alternative alla chiusura di tante iniziative commerciali”.  Il punto focale della normativa regionale piemontese è il cosiddetto “distanziometro”: nei comuni con popolazione fino a cinquemila abitanti, l’installazione di slot e videolottery è vietata in locali che distano meno di trecento metri da una nutrita serie di “punti sensibili”, nei quali sono compresi luoghi di culto, scuole, impianti sportivi, ospedali, oratori, istituti di credito e stazioni ferroviarie. La distanza diventa di cinquecento metri nei comuni con più di cinquemila abitanti. Il taglio del 30 settembre riguarda le slot installate nei locali pubblici, come bar e tabacchi. Più tempo, viene dato alle sale da gioco e sale scommesse, che dovranno adeguarsi entro tre anni dall’approvazione della legge o addirittura entro cinque anni, nel caso di licenze decorrenti dal 1° gennaio 2014. Gli effetti della normativa, stante la lunga e variegata lista dei punti sensibili, mette di fatto fuori gioco la stragrande maggioranza delle slot sul territorio regionale, con prevedibili ricadute sul piano occupazionale. Un caso analogo a quello che proprio in questi giorni ha interessato la Liguria,: in quel caso, il presidente ligure Giovanni Toti ha parlato di emergenza occupazionale e fatto approvare dal Consiglio regionale la proroga di un anno della decadenza delle licenze. 

NT/Agipro

 

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