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Ultimo aggiornamento il 01/07/2024 alle ore 20:32

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28/06/2024 | 10:44

Stati Generali Adm, Pedrizzi: “I proventi erariali dei giochi destinati anche a cultura e iniziative sociali”

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Stati Generali Adm Pedrizzi: “I proventi erariali dei giochi destinati anche a cultura e iniziative sociali”

ROMA - Il senatore Riccardo Pedrizzi, già presidente della Commissione Tesoro e Finanze di Palazzo Madama e consulente della Commissione d'inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico, è intervenuto ieri agli Stati Generali dell’Agenzia delle Dogane e Monopoli, occupandosi del sistema dei giochi pubblici legali, sul quale negli anni più recenti si è ingenerato allarmismo e proposte di stroncatura del settore. “Osteggiare, nel tessuto sociale cittadino, il gioco lecito, crea delle aree grigie facilmente colonizzabili dall’illegalità, depauperare il territorio dell’offerta di gioco fisica, può dirottare il giocatore verso forme di gioco online, più difficilmente controllabili e più pericolose dal punto di vista del monitoraggio”, è il parere di Pedrizzi, che cita a conforto della sua tesi autorevoli studi di istituti di ricerca, dell’Istituto superiore di Sanità e persino della Corte dei Conti. Gli obiettivi della riforma sono l’introduzione di misure tecniche e normative “finalizzate a garantire una piena tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili, nonché a prevenire i fenomeni di disturbi da gioco d'azzardo (DGA) e di gioco minorile”, ma anche  “l'obbligo della formazione continua dei gestori e degli esercenti, il rafforzamento dei meccanismi di auto esclusione del gioco”. Per conferire dignità ai giochi pubblici legali dovrebbero perciò essere sempre più indirizzati al sostegno della cultura, sostiene Pedrizzi nella sua relazione, “ripristinando un diretto collegamento tra la vendita dei biglietti di concorsi pronostici, scommesse e lotterie e la destinazione sociale e culturale dei proventi erariali, anche con previsione di un sostegno diretto a determinate campagne sociali”, ma è necessario poi contrastare sempre più il gioco clandestino, gestire unitariamente l’offerta dei giochi coprendo anche quella parte del gioco che attualmente è gestito dal mercato illegale, omogeneizzando le regole, la disparità di trattamento fiscale, di aggi e di condizioni di concessione”. Questo è un settore che fa grande innovazione tecnologica, garantisce un presidio sul territorio contro la criminalità organizzata e dà lavoro a oltre 100mila addetti.
Il senatore Pedrizzi ricorda che per il 2024 la crescita dell’1% è collegata al PNRR per il 90%. “Nel 2022 il PIL italiano era pari ad Euro 1.909.154 milioni. La spesa degli italiani in prodotti di gioco è stata va oltre i 20.000 milioni di Euro. Il contributo al PIL, pertanto pari all’1.1%. Rinunciare al gioco pubblico lecito vanificherebbe gli effetti del PNRR in tutta l'economia italiana; - significherebbe rinunciare a oltre 12miliardi di Euro di gettito erariale senza considerare la redistribuzione di ricchezza che genera grazie ad esempio al lavoro che garantisce”, conclude Pedrizzi.

RED/Agipro

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