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Attualità e Politica

15/11/2017 | 16:12

Giochi, Baretta (Mef): «Un problema il braccio di ferro fra Stato ed enti locali, l'offerta di gioco va ridotta ma garantita»

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ROMA - "L'intesa raggiunta in Conferenza Unificata è stata molto complessa e presenta un punto problematico: il braccio di ferro tra prerogative dello Stato e degli enti locali, ma un punto fermo era la riduzione, l'arrivo a un'offerta limitata, e quella offerta va garantita". Lo ha evidenziato il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, nel corso del convegno, organizzato alla Camera, "Gioco legale in Italia: dialogo tra imprese, parti sociali e regolatore". "Nel giro di pochi giorni riusciremo a varare il decreto (previsto dall'accordo del settembre scorso in Conferenza Unificata, ndr) che dovrà riprendere i tratti essenziali dell'intesa. Sul versante della salute magari servirá un ulteriore approfondimento, vista la competenza di altri ministeri interessati, di certo regolerá le direttive per la riduzione delle macchine", ha detto ancora Baretta.

"La distribuzione deve avere un equilibrio - ha ricordato il sottosegretario - La teoria delle distanze è nata in assenza di una regolamentazione, ma il punto è che questa visione ha il limite di spostare e non ridurre. Ad esempio, a Roma non possiamo avere via Condotti pulita e il Tiburtino intasato. Questi due presupposti devono essere rispettati. Regioni e Comuni devono garantire l'offerta, mentre regolamenti come quello di Napoli sono in contrasto con queste linee guida. Non può essere il Governo a imporre la presenza, ma non possono essere Regioni e Comuni a smantellare con regolamenti che di fatto la eliminano".

"Il gioco deve tornare a essere una dimensione normale, liberi dagli eccessi sia di offerta che di proibizionismo. Dietro c'è lavoro, industria, tecnologia, questo non significa però che non serva ordine per ridare normalità nel quotidiano dei cittadini - ha detto ancora Baretta - Non è un compito facile, ma siamo solo all'inizio di un percorso, ci siamo concentrati su alcune componenti ma il vero orizzonte è l'online e gli altri settori in cui siamo scoperti. Sul gioco fisico una idea compiuta l'abbiamo, sull'online no, anche per questioni relative a controlli e fiscalità".

PG/Agipro

 

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