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Attualità e Politica

27/12/2016 | 14:03

Giochi, Cassazione: “Modifica di apparecchi da intrattenimento è frode informatica”

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cassazione giochi apparecchi

ROMA - Modificare apparecchi di puro intrattenimento in modo da utilizzarli per erogare vincite in denaro costituisce reato di frode informatica. Lo ha confermato la Seconda sezione penale della Corte di Cassazione sul caso di un esercente di Caltanissetta, condannato a due anni di reclusione più una multa di 200 euro per aver modificato il funzionamento delle macchine. “La scheda originariamente contenuta nell'apparecchio così modificato era la sede del software del sistema informatico complessivo costituente l'impianto di gioco”, si legge nella sentenza, e dunque “è innegabile che la sostituzione di essa abbia comportato l'attivazione di un diverso programma e, per tal via, quella alterazione del funzionamento di un sistema informatico che la norma penale è finalizzata a reprimere”. Per i giudici sussiste anche il reato di ricettazione poiché l’imputato, una volta acquistati gli apparecchi alterati, modificava con un telecomando il loro funzionamento in modo che erogassero denaro, “in tal modo procurandosi l'ingiusto profitto derivante dall'incasso totalmente in nero di somme soggette a prelievo erariale unico che il ricorrente ometteva di versare all'Erario”. La Cassazione ha comunque annullato un punto della sentenza della Corte di Appello di Caltanissetta, accogliendo le censure mosse dal ricorrente sulla richiesta (respinta) di sostituzione della pena. LL/Agipro

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