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Attualità e Politica

10/11/2017 | 11:35

Fenomeno eSports: in Norvegia la console è entrata nei programmi scolastici

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fenomeno esports

ROMA - «Gli eSports competitivi possono essere considerati un’attività sportiva, e i giocatori coinvolti si preparano e allenano con un’intensità che può essere paragonata a quella degli atleti delle discipline tradizionali». Sono le motivazioni con cui il Comitato Olimpico Internazionale ha riconosciuto ufficialmente come pratica sportiva gli eSports, i tornei competitivi di videogames. Ma ben prima del Cio anche il mondo dell’educazione, soprattutto in Nord Europa e Stati Uniti, tra le aree geografiche dove gli eSports sono più praticate, aveva chiarito il concetto. In Norvegia, ad esempio, la Vidaregåande Skule, scuola superiore di Bergen, ha inserito da un anno le lezioni di eSports tra le attività didattiche. Gli studenti che lo richiedono possono sostituire le lezioni di educazione fisica con quelle di videogiochi competitivi. Nelle quali ci si allena sì con joypad e computer, ma anche con delle sessioni di esercizi fisici studiati apposta per migliorare le prestazioni di gioco. Tanto per ribadire che per diventare campioni di videogames servono preparazione mentale e fisica, come succede nel calcio o in altre discipline.
E ancora, il Giappone (anche l’Asia è uno dei bacini d’utenza più popolosi per il settore eSports) riconosce a chi partecipa ai tornei il visto per accedere al Paese, come avviene per gli atleti delle altre discipline coinvolti nelle manifestazioni sportive. Negli Stati Uniti, invece, il Connecticut ha annunciato per primo che gli eSports saranno considerati dei “varsity sport” nelle scuole superiori: in altre parole saranno avviati dei tornei tra le high school dello stato che si sfideranno in veri e propri tornei, con regular season e play off.
Sulla stessa linea d’onda, sempre negli Usa, si colloca la nascita dell’High School Esports League. Un ente che offre alle scuole superiori statunitensi assistenza e formazione per creare i loro team di eSports e che ha come finalità ultima la creazione di una lega interstatale dove si affrontino i migliori team scolastici a stelle e strisce. Un po’ come avviene nell’NCAA, la lega di basket collegiale dalla quale vengono pescati nel draft i migliori talenti, che poi diventano i campioni dell’NBA.
AG/Agipro

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