Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 10/03/2025 alle ore 17:00

Attualità e Politica

15/05/2018 | 20:12

Giochi, nelle Marche pronta "task force" contro la ludopatia

facebook twitter pinterest
giochi marche ludopatia

ROMA - Amministratori locali, forze dell'ordine, insegnanti, medici di medicina generale, pediatri, operatori dei servizi socio-sanitari, dell'associazionismo, degli esercenti, rappresentanti religiosi e, non ultimi, gli organi di informazione: tutti chiamati a raccolta nella lotta contro la dipendenza da gioco d'azzardo patologico (Gap), nuove tecnologie e social network. È l'iniziativa messa in campo dal Dipartimento per le dipendenze patologiche dell'Area Vasta 4 di Fermo, nelle Marche, che per il prossimo 22 maggio ha promosso un evento pubblico per presentare il Programma territoriale che si propone di realizzare nel corso del 2018 per contrastare, prevenire e ridurre il rischio da Gap e nuove dipendenze. «Perché le dipendenze stanno cambiando - hanno ribadito gli operatori presentando l'iniziativa alla stampa - e per offrire una risposta adeguata è essenziale cambiare anche il metodo d'approccio».

«Per il gioco d'azzardo- spiega il direttore dell'Area Vasta 4, Licio Livini - registriamo numeri preoccupanti. I dati nazionali parlano di un aumento dei giocatori e di un giro di denaro sempre più importante. Le statistiche locali rispecchiano quelle del Paese, e, anzi, in qualche caso registrano dati superiori. Con i nostri servizi, insieme alle associazioni e ai gruppi di mutuo aiuto, cerchiamo di contenere il fenomeno». «Il nostro obbligo - prosegue il direttore - è quello di mettere in piedi un sistema di risposte che ci veda coinvolti tutti, per questo siamo chiamati a organizzare reti di prevenzione e sensibilizzazione che promuovano stili di vita salutari». Un compito complesso che deve fare i conti anche «con 'spinte istituzionali' diverse e in contrasto tra loro- sottolinea il direttore - che, da una parte ci chiedono di prevenire e dall'altra mostrano interesse a mantenere in piedi un certo tipo di attività». «Affinché il Dipartimento possa sperare di operare con efficacia è importante che alle risorse economiche e umane finora investite stabilmente dalla Regione e dall'Area vasta - spiega Gianna Sacchini, direttore del Dipartimento per le dipendenze- si aggiunga una più robusta cooperazione e partecipazione attiva ai progetti da parte delle istituzioni e delle organizzazioni del territorio. La conoscenza, la condivisione e la diretta collaborazione di ciascuno, per quanto di pertinenza, potrà funzionare da moltiplicatore di risultati. 


Potenziare nei soggetti in età evolutiva le competenze personali, intercettare precocemente il bisogno attraverso servizi di aggancio e di «educativa di strada» in luoghi informali (piazze, centri aggregazione, oratori, zone prossime alle sale giochi) rivolti alle fasce a rischio, offrire consulenza e ascolto anche di tipo legale e commerciale. Il piano intende inoltre potenziare e qualificare anche la presa in carico e i processi di cura e di riabilitazione attraverso trattamenti multidisciplinari a favore dei giocatori e dei loro familiari, interventi di tipo riabilitativo e di reinserimento nel tessuto relazionale e lavorativo, trattamenti residenziali e semiresidenziali flessibili. RED/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password