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Attualità e Politica

03/02/2020 | 13:21

Ice a Londra, McArthur (Ceo Gambling Commission): “Industria deve ripensare proprio ruolo, autorità tutelerà i più deboli”

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LONDRA, dal nostro inviato - Un milione e 700mila inglesi a rischio ludopatia, circa 340mila afflitti da dipendenza dal gioco. Neil McArthur, Ceo Gambling Commission, ha riportato durante una conferenza all’Ice in corso a Londra i dati sul gioco problematico nella paese che per primo ha regolamentato il Gaming. «Un problema ormai serissimo, al punto che l’obiettivo primario della Gambling Commission non è lo sviluppo dell’industria ma la riduzione dei danni che potenzialmente possono essere causati ai cittadini». Per ottenerlo, il regolatore britannico metterà in campo ogni mezzo, partendo dalla consultazione con gli operatori - «ma non si tratta di un’autoregolamentazione, deve essere chiaro», ha affermato minacciosamente - e arrivando alla riduzione dell’offerta, come già è avvenuto in alcuni segmenti del settore. Per controllare l’industria, la Gambling Commission sta usando il pugno duro, con oltre trenta milioni di sterline di multe irrogate e otto licenze revocate in meno di due anni. «Deve cambiare la cultura», ha proseguito McArthur, «l’industria deve ripensare il proprio ruolo, in particolare per quanto riguarda la questione della presenza della tecnologia nelle nostre vite e in quelle dei nostri ragazzi. Questo è un tema che si intreccia con la pubblicità dei giochi, che va allontanata dai minorenni». I dati presentati dalla Gambling Commission confermano che la tendenza del settore è verso un utilizzo personale e diretto dei servizi di gioco: «Il 44 per cento dei consumatori online utilizza il telefono, circa il doppio di quattro anni fa, mentre la percentuale di chi gioca attraverso computer è scesa dal 38 al 28 per cento. Anche l’utilizzo del tablet è in calo, mentre la Smart tv raccoglie appena il 3 per cento del mercato», ha detto ancora il numero uno della Gambling Commission. NT/Agipro

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