Attualità e Politica
29/03/2017 | 11:48
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ROMA - «La parola "cinque" è sostituita dalla parola "sei"». Poche parole che stanno scatenando il dibattito politico in Liguria e che, appunto, spostano il termine per le autorizzazioni riguardanti l'offerta di gioco nella regione da cinque a sei anni. E' questa la modifica, che Agipronews ha potuto visionare, prevista dall'emendamento presentato dalla Giunta al ddl per la "Soppressione del Comitato Tecnico Regionale per il territorio e disposizioni normative di adeguamento" e che al momento è in discussione in Consiglio Regionale della Liguria. La proposta di modifica, come anticipato dallo stesso presidente della Regione Giovanni Toti, di fatto proroga di un anno l'entrata in vigore della disposizione prevista dalla legge regionale ligure n. 17 del 30 aprile 2012, che a partire dal 2 maggio prossimo taglierebbe gran parte del gioco lecito sul territorio regionale. La norma, al momento, stabilisce che tutte le autorizzazioni non in regola con il “distanziometro” regionale (l'offerta di gioco è proibita entro i 300 metri da una serie di punti sensibili, come scuole, luoghi di culto, impianti sportivi e centri giovanili) decadranno dopo cinque anni dall'entrata in vigore del provvedimento. Questo il testo integrale dell'emendamento: «Al secondo e al terzo periodo del comma 1 dell'articolo 2 della legge regionale 30 aprile 2012, n. 17 (Disciplina delle sale da gioco), la parola "cinque è sostituita dalla parola "sei"».
SA/Agipro
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