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Attualità e Politica

01/04/2017 | 11:42

Caso Liguria: in Consiglio Regionale scontro sulla proroga di un anno per le licenze di gioco

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ROMA - E’ scontro in Consiglio Regionale in Liguria, dove questa mattina è in discussione la proroga di un anno per l’applicazione della legge che disciplina le sale da gioco e gli esercizi pubblici che offrono gioco sul territorio. La proroga è stata inserita come emendamento al ddl per la "Soppressione del Comitato Tecnico Regionale per il territorio e disposizioni normative di adeguamento". Scambio di accuse tra maggioranza e oppposizione. Fabio Tosi (Movimento 5 Stelle), ha sottolineato il “cambio di opinione” degli esponenti della maggioranza, che in passato hanno appoggiato in maniera decisa l’introduzione di provvedimenti, anche a livello nazionale, per limitare il gioco. 
Claudio Muzio (Forza Italia) ha ribadito che la proroga tutelerà i lavoratori, “mentre da subito si potrà creare un tavolo di lavoro per introdurre alcune misure come una tessera dei giocatori, per evitare il gioco minorile e problematico. E’ inutile nascondersi dietro un atteggiamento ipocrita”. Secondo Raffaella Paita (Pd), “va data forza al contenuto valoriale di una legge giusta. La Regione dovrebbe trovare altri modi per dare sostegno alle categorie che verranno colpite dal provvedimento, una proroga non fa altro che rimandare la questione, mentre la Giunta ha avuto tre anni per adottare delle contromisure”. Stefania Pucciarelli (Lega Nord), ha sottolineato che la proroga non impedisce di iniziare a lavorare da subito su altri provvedimenti che “possano tutelare persone che hanno problemi di gioco”. La discussione prosegue ancora, su fronti contrapposti, l’approvazione è prevista in giornata.

 

Andrea Melis (M5S), relatore del provvedimento, nella sua controreplica ha sottolineato che oggi non si discute di “questioni idelologiche, è una legge, è perfettibile, manca di strumenti di sostegno per chi vuole disfarsi degli apparecchi e di collaborazione con le amministrazioni comunali. Lo Stato non può pensare solo agli introiti di gioco. Spero sia chiaro che non possiamo fermarci qua, il tavolo deve partire e la discussione si deve ampliare”.

“Vorrei che si chiarisse innanzitutto un equivoco - ha detto l’assessore regionale allo Sviluppo Economico, Edoardo Rixi - la Regione dal gioco non incassa un centesimo. Gli incentivi economici non si possono decidere in 15 giorni, nè la regione ha competenza in questa materia. Nel confronto stato regioni i lavori si sono bloccati a febbraio. A marzo il Tar Brescia ha bocciato il regolamento di Bergamo, dicendo che non si possono mettere sullo stesso piano tutti i giochi. il primo tavolo di confronto è già partito con i Comuni, il resoconto è che a parte Genova, tutti hanno detto che c’è bisogno di tempo per capire gli effetti di queta legge. Si è fatto presente anche con un provvedimento del genere ci sarebbero ricadute anche in termini di crescita del gioco illegale e gestito dalla criminalità. Siamo contro la proliferazione del gioco, ma dobiamo avere una situazione normativa che consenta di farlo, altrimenti ci troveremmo di fronte a innumerevoli ricorsi che farebbero cadere la norma. Se il nostro intento fosse diverso avremmo puntato ad abrogare quella norma, mentre tra un anno saremo qui a rispondere della nostra scelta di fronte ai cittadini e delle persone che hanno il posto di lavoro a rischio. Vogliamo arrivare a un testo non in contrasto con le norme nazionali e con la giurisprudenza, altrimenti il problema si ripercuoterà su tutti, non solo sulla Giunta. Ai tavoli devono essere presenti tutti gli attori coinvolti, comuni, associazioni e imprese”.

“L’emendamento dell’assessore Rixi è un carico da 90 che non c’entra nulla col provvedimento originario - ha detto Luca Garibaldi (Pd) nel corso dell'esame degli emendamenti - Se si voleva fare un percorso condiviso e responsabile si sarebbe dovuto agire in maniera diversa”. “E’ un errore, non si fa chiarezza e non c’entra nulla questa tematica - ha aggiunto Giovanni Battista Pastorino (Rete a Sinistra) - rende difficile alla gente capire di cosa si parla, e se non ne avessero parlato i giornali nessuno lo avrebbe saputo”.

“Voglio dare la mia solidarietà all’assessore Scajola, per un testo che ha presentato e che è stato totalmente stravolto. Questo emendamento con la prorga umilia tutto il Consiglio regionale, il disegno di legge è stato portato da tutta altra parte - dice ancora Giovanni Lunardo (Pd) - si utilizza un disegno di urbanistica per fare una proroga, è un metodo da prima repubblica”.

“Oggi ci troviamo a discutere di urbanistica e gioco d’azzardo, è grave, consentito dalle regole ma scorretto” ha detto ancora Francesco Battistini (Libera-Mente Liguria).

“Ringrazio per la solidarietà, ma sono assolutamente d’accordo e complice con il provvedimento, lo ritengo adeguato ed efficace” ha controreplicato l’asessore all’urbanistica Marco Scajola.

PG/Agipro

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