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Attualità e Politica

04/02/2017 | 15:09

Riordino giochi, Baretta (Mef): «Senza intesa con gli enti locali salta il taglio delle slot»

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ROMA - «Ho come l’impressione che l’accordo anziché avvicinarsi si allontani». È quanto afferma il sottosegretario all’Economia, Pier Paolo Baretta, in un’intervista al Messaggero sul piano del riordino giochi messo a punto dal Governo e proposto agli enti locali in Conferenza Unificata. Proprio nell’ultima riunione, giovedì scorso, le Regioni hanno chiesto un rinvio dell’accordo in attesa di ulteriori approfondimenti. «Un approfondimento che però mi preoccupa - spiega Baretta - Ho come l’impressione, anche viste le molteplici reazioni successive, che l’accordo anziché avvicinarsi si allontani. Sarebbe un peccato, perché si perderebbe una grande occasione». La questione principale resta quella delle distanze dai luoghi sensibili e della classificazione delle sale, che permetterebbe ad alcune tipologie con particolari certificazioni di non essere soggette al “distanziometro”. «Nella discussione preventiva c’era stata una condivisione - dice il sottosegretario - Poi però sono sorte ulteriori preoccupazioni e questo ha fatto sì che ci fosse una richiesta di approfondimento». 

«Se prevale una tesi per cui non c’è un punto di incontro, non c’è una soluzione, il governo non andrà avanti - continua Baretta - abbiamo sempre detto che non avremmo fatto una riforma su questa materia senza l’accordo con gli enti locali». Il sottosegretario sottolinea che con la riduzione del 30% delle slot proposta dal Governo ci sarebbe un dimezzamento dei punti gioco. Un taglio che «riduce effettivamente la possibilità di giocare. Le distanze, invece, spostano questa possibilità, non è detto che la riducano». Secondo Baretta: «L’impasse nella quale ci troviamo va superata, altrimenti si rischia il caos. I Comuni in questi anno sono giustamente intervenuti perché mancava una regolamentazione centrale. Se non riusciamo a farla, la situazione resterà complicata, con un altissimo rischio di contenzioso con i concessionari». Sulla possibilità di estendere i limiti ad altre tipologie di gioco, il sottosegretario conclude: «In questo momento ci occupiamo solo di slot». RED/Agipro

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