Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 21/04/2025 alle ore 20:32

Attualità e Politica

04/05/2017 | 20:03

Riordino Giochi, Ughi (Obiettivo 2016): «Governo ed enti locali lo hanno capito: un mercato regolato conviene a tutti»

facebook twitter pinterest
ughi riordino giochi scommesse Baretta slot

ROMA - «L'accordo? A questo punto conviene sia al Governo che agli enti locali, ecco perché si farà». Maurizio Ughi, amministratore unico di Obiettivo 2016, ha pochi dubbi riguardo all'intesa sul riordino del settore giochi, dopo la presentazione a comuni e regioni della nuova bozza governativa. «Senza una soluzione concordata sarebbe difficile controllare il mercato, tenerlo nei limiti, contingentarlo. Guardate cosa sta accadendo nel settore scommesse: le concessioni sono scadute nel giugno 2016 e da allora si è in un regime di proroga, di fatto e non di diritto. Serve più che mai un bando per ridefinire e ordinare un mercato che altrimenti tende a svilupparsi senza regole, configurando il passaggio da un sistema concessorio a uno basato sulle semplici autorizzazioni». Ma senza un piano di riordino, il bando non si può fare. «Appunto. E credo che gli enti locali si siano resi conto come questa situazione non giovi neanche a loro. Se metti a gara diecimila concessioni, sai che non ce ne sarà neanche una in più e puoi controllare meglio il territorio. Senza un bando può accadere di tutto, magari arrivano i campionati del mondo di calcio e ti trovi con aperture selvagge di agenzie sparse qua e là. Inoltre, un mercato regolato e controllato è proprio quello che l'opinione pubblica si aspetta. E di questo, Governo, regioni e comuni devono tenere conto».

Una delle novità contenute nella bozza presentata dal sottosegretario Baretta agli enti locali è la classe unica delle sale. Per rimanere sul mercato, tutte dovranno avere un alto standard qualitativo e la capacità di limitare i giocatori problematici. «Mi sembra giusto – dice al riguardo Ughi – ma lo Stato deve capire che la gestione di sale concepite con certi parametri diventa più costosa. Hai voglia parlare di automazione e di sistemi informatici, il presidio va fatto con persone in carne e ossa. Chi controlla il locale, chi dice a un giocatore che sta esagerando? Ci vuole personale competente, e costa». Tutto questo dovrebbe avere delle conseguenze a livello di tassazione. «Certo, in altri settori è passato il concetto dell'incentivo: ti chiedo di più, ma ti aiuto. Così dev'essere per i giochi: Vuoi sale migliori, vuoi un maggiore controllo, una qualità più alta? Bene, è giusto, ma allora devi dare un contributo alle imprese, affinché siano in grado di recepire il cambiamento».

MF/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password