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Ultimo aggiornamento il 21/12/2024 alle ore 21:17

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09/08/2024 | 19:00

Giochi, Australia: proposte delle modifiche alla “legge Murphy” per il divieto di pubblicità

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Giochi Australia: proposte delle modifiche alla “legge Murphy” per il divieto di pubblicità

ROMA – Secondo le ultima indiscrezioni è probabile che la "legge di Murphy", dal nome della defunta parlamentare Peta Murphy, per il divieto di pubblicità sul gioco, sarà più leggera rispetto alla proposta originaria.

Il governo intende infatti imporre un limite massimo di due spot pubblicitari sul gioco all'ora fino alle 22:00 e vietare la pubblicità un'ora prima e dopo le trasmissioni sportive in diretta.

Jamie Nettleton, socio dello studio legale Addisons, ha dichiarato a iGB che è probabile che il governo non voglia turbare i media, anche se non è ancora chiaro quale sarà la risposta finale.

"Queste restrizioni proposte sono attualmente in fase di bozza e non sono ancora state sottoposte al gabinetto, quindi non c'è una tempistica chiara per l'implementazione", ha aggiunto tuttavia.

La proposta dovrà essere attuata tramite un disegno di legge depositato in parlamento.

Il rapporto iniziale del comitato per la politica sociale e gli affari legali della Camera dei rappresentanti del giugno 2023 ha proposto un divieto totale di tutte le pubblicità sul gioco entro tre anni, sia sui media radiotelevisivi che online. Il rapporto è stato redatto dalla parlamentare Peta Murphy, scomparsa a dicembre dell'anno scorso.

Secondo quanto riportato, si prevede che la pubblicità online sarà vietata anche nelle radio commerciali per un'ora al giorno, comprese le fasce orarie dalle 8.30 alle 9.00 e dalle 15.30 alle 16.00.

In particolare, è ancora probabile un divieto totale della pubblicità online, che secondo Nettleton metterebbe a tacere gli affiliati e l'influencer marketing.

"Il settore sapeva che questo sarebbe successo e ha lavorato per mettere in atto delle restrizioni già da tempo", ha spiegato Nettleton.

Il senatore indipendente David Pocock ha criticato le restrizioni riviste. Pocock ha chiesto perché il governo, il parlamento e la comunità siano passati dal sostenere un divieto totale al fare marcia indietro rispetto ai piani iniziali.

EMT/Agipro

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