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18/09/2014 | 15:15

Match fixing, Egba: "Partite truccate problema transfrontaliero che richiede cooperazione internazionale"

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ROMA - L'industria europea delle scommesse regolamentate accoglie favorevolmente la Convenzione del Consiglio d'Europa sul match-fixing. European Gaming and Betting Association (EGBA), European Sports Security Association (ESSA) e Remote Gambling Association (RGA) ritengono che la Convenzione rappresenti uno sviluppo positivo e potenzialmente significativo nella lotta contro le frodi sportive, ma allo stesso tempo sollevano alcuni dubbi in merito alla  compatibilità con il diritto comunitario.
Maarten Haijer, Segretario Generale della EGBA, ha dichiarato: "Le partite truccate rappresentano un problema transfrontaliero che richiede la cooperazione internazionale. E' nostra speranza che si possa impostare ulteriormente una cooperazione più efficace tra tutte le parti interessate per eliminare il match fixing. Tuttavia, siamo consapevoli che la Corte di Giustizia europea ha chiesto di fornire il proprio parere in merito alla compatibilità della definizione di 'scommesse sportive illegali' con il diritto comunitario, e dobbiamo considerare che l'applicazione di tale disposizione deve essere rimandata fino a che la Corte abbia fornito chiarezza giuridica".
Clive Hawkswood, Chief Executive della RGA ha aggiunto: "Quello che abbiamo ora è un quadro relativamente equilibrato e praticabile, che mira a ricalcare la gamma dei quadri normativi nazionali esistenti piuttosto che sostituirli. Tuttavia ci sono ancora delle aree aree che riteniamo potrebbero essere migliorate”.
Khalid Ali, segretario generale di ESSA, ha detto: "La Convenzione è principalmente focalizzata su come affrontare il match fixing, gestito da bande organizzate criminali internazionali, che coinvolgono sportivi corrotti e il settore delle scommesse non regolamentato. Come potenziali vittime di tali attività criminali, accogliamo con favore gli obiettivi della Convenzione, ma è importante che non imponga alcuna limitazione che potrebbe guidare i consumatori verso i mercati non regolamentati”.
CR/Agipro

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