Agipronews

Hai dimenticato la password?

Ultimo aggiornamento il 26/12/2024 alle ore 16:16

Ippica & equitazione

18/07/2023 | 19:00

Equitazione, Fise Emilia Romagna: tre progetti che vanno ripetuti

facebook twitter pinterest
Equitazione Fise Emilia Romagna: tre progetti che vanno ripetuti

ROMA - ‘Più praticanti, più sport di base, più benessere, più sport a scuola, più sport sociale. È questa, in sintesi, la missione di Sport e Salute S.p.A., la Società dello Stato e la struttura operativa del Governo per la promozione dello sport e dei corretti stili di vita incaricata anche di distribuire i contributi pubblici agli Organismi sportivi’. È questo l’incipit che si legge sul sito di Sport e Salute. Ed è questa la sua mission che, grazie alla sinergia con la Fise centrale e, in ricaduta, con alcuni Comitati regionali, ha rinverdito il millenario rapporto benefico tra l’uomo e il cavallo. Del resto, tra le principali finalità di Sport e Salute, c’è proprio quella di coordinare una serie di attività volte a promuovere lo sport di base, i corretti stili di vita, incrementare la pratica sportiva e valorizzare il ruolo di territorio, Scuola, volontariato, Federazioni, Associazioni e Società Sportive Dilettantistiche. Da qui il varo in Emilia Romagna di tre progetti firmati appunto Spor e Salute e Fise Emilia Romagna: Tutti in Carrozza - Team Crazy Deers, Over Pony - Circolo Ippico Argentano Associazione Sportiva Dilettantistica e Nel segno del Cavallo – Gese. Tre progetti diversi... E tuttavia tutti pensati per creare inclusione, promuovere la salute e la socializzazione. Mentre Tutti in Carrozza e Over Pony hanno interessato la platea degli ‘over’, Nel segno del Cavallo è arrivato a tendere la mano a ragazzini dai 6 ai 12-13 anni sordi o ipoacustici. Tre progetti contraddistinti, ne abbiamo parlato con i diretti responsabili presso i tre centri dell’Emilia Romagna, da un meraviglioso comune denominatore: l’entusiasmo. Trasversale, coinvolgente, contagioso: da sei a 83 anni ha travolto tutti. Utenti e ‘docenti’. Come è capitato al signor Pasquale, classe 1940, o alla signora Valeria, ottant’anni e non sentirli... E come hanno dimostrato i ragazzini che in poco tempo, con tutte le difficoltà di un insegnamento mediato dal traduttore e dal linguaggio dei segni, ora montano i pony con Melissa che li aiuta. «Quando il progetto è partito non ero molto convinta. Non avevo capito bene cosa si volesse ottenere portando delle persone anziane in campo. Poi però è stato tutto chiaro» racconta Monica Polizzi del Circolo Ippico Argentano. «L’entusiasmo dei partecipanti (16), la loro voglia di essere lì e di fare squadra hanno coinvolto tutti. Perfino i ragazzini del maneggio. È incredibile vedere con l’appuntamento in maneggia costituisca un punto di riferimento piacevole e stimolante per queste persone. È straordinario vedere anche come una pratica ‘mild’ come quella pensata per questo progetto abbia un riscontro incredibile sulla forma fisica degli anziani. Anche chi non aveva mai visto un cavallo ora ci si avvicina con fiducia. E chi faceva fatica a fare le scale, ora le affronta con una condizione decisamente migliore. La motricità è sicuramente migliorata».

Anche il progetto affidato alle esperte mani di Giorgio Cervi del Team Crazy Deers vede la ‘golden age’ in campo. Anzi, in carrozza per la precisione. In un centro vocato agli attacchi è praticamente normale che Tutti in Carrozza qui abbia trovato terreno fertile. «Abbiamo avuto una signora che non aveva mai visto un cavallo e nonostante i suoi 80 anni ora è già in grado di guidare e fare il groom. Sono soddisfazioni anche perché premiano un grande entusiasmo. Guidare una carrozza è sicuramente una attività sportiva che promuove la socializzazione e tutti hanno avuto una bella crescita ‘tecnica’. Cividini e Cotti ci hanno dato una mano e noi ce l’abbiamo messa tutta. Ma la parte più consistente l’hanno fatta i partecipanti con la loro curiosità e voglia di imparare. È un progetto valido che centra in pieno tutti gli obiettivi che Sport e Salute porta nella propria mission». «Il progetto che abbiamo ‘messo a terra’ al Gese è stato davvero molto interessante. Anche per noi operatori – racconta Melissa Bandini -. Abbiamo seguito un breve corso di preparazione per prendere noi stessi dimestichezza con il linguaggio dei segni e poi siamo stati affiancati dagli interpreti che hanno fatto un gran lavoro. Il fatto di lavorare con una fascia d’età di bambini da una parte ci ha un po’ preoccupato... Alla fine però il loro entusiasmo e la loro voglia di imparare ha cancellato qualsiasi barriera. Si è trattato di una esperienza molto positiva. I ragazzi stanno progredendo e migliorano a vista d’occhio in un clima molto piacevole. Anche per i genitori che li accompagnano. La cosa che colpisce di più è l’entusiasmo che questi ‘cavalierini’ mettono in ogni aspetto dell’iniziativa. Dal grooming alla teoria, fino alla messa in sella. Molti sono già autonomi e ora di dicembre ci daranno ancora molte belle soddisfazioni». Tutti e tre i responsabili dei progetti svolti in Emilia Romagna, Cervi, Polizzi e Bandini, sono portatori di un messaggio che arriva dritto-dritto dai primi utenti di questa iniziativa: tutti vogliono che prosegua e possa ripetersi anche l’anno prossimo. Tutti vogliono tornare in scuderia e andare avanti.

RED/Agipro

Breaking news

Ti potrebbe interessare...

x

AGIPRONEWS APP
Gratis - su Google Play
Scarica

chiudi Agipronews
Accesso riservato

Per leggere questa notizia occorre essere abbonati.
Per info e costi scrivere a:

amministrazione@agipro.it

Sei già abbonato?
Effettua il login inserendo username e password